Un aneddoto di “Buona Sanità”

Cari lettori, oggi vi racconto un aneddoto di “Buona Sanità” spesso criticata da molti che, per varie vicissitudini, la condannano a volte anche a ragion veduta! Qualche settimana fa, discutendo di medicina d’urgenza e protocolli rianimatori con il Dott. Nicola Tancredi (con cui lavoro presso l’Ospedale di Stigliano), apprendo da lui una notizia che lo vide impegnato in prima persona per un soccorso in autostrada: a seguito di un gravissimo incidente sulla A14 (altezza Ancona), un motociclista con grave politrauma e in coma profondo, venne soccorso dal Dott. Tancredi (che in quel momento con la sua macchina si trovava a passare di li). Si fermò sul luogo dell’incidente avvenuto alcuni minuti prima, pensate…, e li, in uno scenario terribile in cui molti feriti erano sul selciato, ebbe modo, dopo una rapida valutazione delle singole condizioni di tutti i feriti, di rianimare il più grave dei malcapitati che giaceva in terra esanime, in gravissime condizioni e con sopraggiunto arresto cardiorespiratorio!!!
Allertato il 118 e l’elisoccorso (dallo stesso medico per mezzo dei presenti), il paziente venne poi intubato dal Dott. Tancredi dopo essere riuscito a “ridagli la vita” grazie alle manovre rianimatore che seguirono alla difficoltà respiratoria e all’arresto cardiaco!

Ebbene, il paziente oggi sta bene!
Dopo un lungo periodo in rianimazione in coma e in ventilazione meccanica controllata, oggi lui e tutti i suoi familiari (moglie figli e parenti) hanno chiesto di incontrare il Dott. Tancredi per ringraziarlo della sua provvidenziale presenza e prestazione per la quale, il malcapitato, continua a vivere!

Ho deciso di raccontarvi questa storia perchè, a fronte del fatto che è onorevole un tale intervento, anche perchè è pervenuto sul nostro fax un inaspettato quanto gradito attestato di encomio per il Dott. Nicola Tancredi, inviato dall’alta dirigenza della Polizia di Stato (Dott. Emilio Guerrini) alla Direzione Generale dell’ASM (azienda sanitaria materana) che ce lo ha fatto pervenire, mentre il Dott.Tancredi non era in servizio!

La notizia si è diffusa tra gli operatori sanitari, ed è con orgoglio e piacere che vi trasferisco questa notizia di “buona sanità”, ma anche il commento che, in merito, è stato fatto da un collega medico barese venuto a conoscenza dell’accaduto.

Mario D’Urso

 

Il Dott. Nicola Tancredi, da sempre poliedrico nei suoi interessi in campo medico e sociale, centra ancora una volta l’obiettivo inconsueto della solidarietà, a servizio della comunità tutta, meritando un encomio da parte dell’alta dirigenza della Polizia di Stato (sezione polizia stradale di
Ancona, nel nome del dott. Emilio Guerrini), stilato al fine di valorizzare la capacità professionale del medico rianimatore nonchè la qualità dell’intervento.
Oltre il fatto, emerge la riflessione:in un proliferare di individualismi corporativistici, che vedono affermarsi l’idea distorta dell’altrui responsabilità senza mai assunzione della propria, il Dott. Tancredi stupisce per la sua capacità di solidarizzare con tutti i settori della vita comune, senza remore, senza attese, senza paure; con il solo intento di salvare la vita umana.
In barba alla medicina difensiva e alle corporazioni ottuse, egli collabora, si spende, dona la propria professionalità al servizio della comunità.
I più colti penseranno a Mennenio Agrippa, al corpo sociale come multistrutturato e alle membra come collaboranti e interdipendenti, sempre agili, pronte, capaci.
Un segno eloquente di un possibile superamento di orgogli ed egoistiche autoreferenzialità.
Ma non solo: un fulgido esempio di buona sanità, in opposizione alle ormai solite e scontate critiche alla classe medica e infermieristica, si afferma prepotente la tesi di un valore insostituibile offerto dalla classe medica italiana ad ogni latitudine e in ogni circostanza.
Nicola Tancredi continua tuttavia a stupire per la meritevole capacità di coniugare mente e cuore. Un fenomeno della natura, un esempio per noi, tanti suoi colleghi.
Non si tratta, per di più, di un caso fortuito, ma di un fatto reiterato di elegante manifestazione di bravura e umanità, già evidenziato in altre occasioni (x chi ha memoria…), a tutela della vita umana.
Grazie per la tua generosità e per la tua silenziosa umile e proficua attività.

Dott. Giovanni Antonacci (ASL BARI).

 

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