Stigliano e le sue origini

Stigliano e le sue origini

Stigliano (MT) agli inizi del 900

Stigliano fu fondato dai Lucani; in seguito passò sotto i Greci di Metaponto. Il nome risale, forse, all’epoca romana: deriva probabilmente dalla famiglia degli Hostilius, della quale il paese era una delle proprietà. Il nome antico era quindi Hostiliusanus, da cui Ostigliano e quindi Stigliano.

Dopo le invasioni barbariche Stigliano passò ai Longobardi che lo inclusero nel Principato di Salerno. Nel 1070 fu donato al vescovo di Tricarico.

Nel 1269 andò a Carlo d’Angiò, che lo infeudò a Giacomo di Bosciniano nel 1274. Nel 1289 Carlo II lo affidò alla potentissima famiglia napoletana dei Carafa. Dalla metà del XIV secolo appartenne ai Della Marra per tornare per matrimonio nel XVI secolo ai Carafa. Con la morte di Anna, ultima principessa di Stigliano di casa Carafa, il titolo e tutta la proprietà passò alla famiglia spagnola del marito, duca di Medina. Con l’estinzione di questo ramo la località tornò in Regio Demanio. Sul finire del secolo XVIII venne tenuta con titolo di principato dalla famiglia Colonna che ne mantiene il titolo.

li chiamavano briganti
Carmine Crocco

Nel 1806, aboliti i privilegi feudali, Stigliano passò sotto l’amministrazione diretta del Regno di Napoli prima e del Regno delle Due Sicilie poi.
Nel 1861 entrò nel Regno d’Italia. Fu occupata in seguito dai briganti di Carmine Crocco dopo uno scontro con il regio esercito, noto come battaglia di Acinello. Concluso il combattimento Crocco e José Borjes, vincitori, fecero il loro ingresso a Stigliano dove furono bene accolti da parte della popolazione. Un’altra parte degli abitanti della cittadina decise invece di scappare, scortata dai resti del 62º fanteria e da guardie nazionali si diresse verso San Mauro. Lungo il tragitto i fuggitivi furono attaccati da un nucleo di “briganti” di ritorno da una ricognizione che, al comando del Caruso, raggiunse Crocco a Stigliano dopo aver fatto bottino.[9]

Negli anni del fascismo Stigliano fu un luogo di confino riservato i fascisti dissidenti, in quanto, trovandosi a quasi 1000 metri d’altitudine, era l’unica località lucana esente alla malaria.

Stigliano e le sue origini fonte Wikipedia

 

 

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