Terremoto –
L’epicentro del sisma fu localizzato a Conza della Campania (AV). Il terremoto investì un’area di 17.000 kmq, abbracciando le province di Avellino, Salerno e Potenza. In novanta secondi decine di Paesi vennero rasi completamente al suolo. Anche a Stigliano fu avvertito il terremoto, la scossa fu forte ed accompagnata da un boato assordante, la paura fu tanta per fortuna non ci furono crolli, molte abitazioni riportarono danni alle strutture portanti. Le notti che seguirono il catastrofico terremoto, a Stigliano molte persone decisero di dormire in macchina, temendo una nuova scossa devastatrice. Le immagini trasmesse dai telegiornali dell’epoca erano semplicemente terrificanti, interi paesi distrutti, a centinaia venivano estratti i corpi inermi di uomini, donne e bambini sepolti tra le macerie delle proprie abitazioni.Pesantissimo il bilancio delle vittime, vennero recuparati 2.914 corpi, si contarono 10.000 feriti e 280.000 senzatetto. I fattori che resero ancora più gravi gli effetti del terremoto furono la vastità del territorio colpito dal sisma, le difficoltà dei soccorritori a raggiungere i paesi dell’entroterra a causa delle particolari precarietà e carenze di infrastrutture. In alcuni paesi i soccorsi arrivarono dopo cinque giorni, scatenando
il quale denunciò con forza il ritardo e l’inadeguatezza dei soccorsi. Sandro Pertini il 27 novembre 1980 in una edizione straordinaria del Tg2 disse: « Non vi sono stati i soccorsi immediati che avrebbero dovuto esserci. Ancora dalle macerie si levavano gemiti, grida di disperazione di sepolti vivi ».