La raccolta differenziata e il problema del randagismo

Cari cittadini di Stigliano e cari amministratori la raccolta differenziata è una cosa seria e ahimè non sembra seria la sua gestione e impostazione. Da quello che ci risulta, ma possiamo anche sbagliare, la raccolta dell’organico e del secco residuo vengono ancora conferiti nella stessa discarica “generica” quindi ancora non vengono realmente suddivisi come dovrebbe essere la prassi. Sicuramente il tutto non viene fatto in malafede dall’amministrazione e sicuramente ci sono spiegazioni “logiche” in merito. I cittadini invece lamentano non pochi problemi nella sua gestione complessiva, ne elenchiamo alcuni:

  • le strade sono sempre più sporche e piene di buste rotte da cani randagi, spazzatura seminata qua e là in strade, vicoletti e addirittura in parchi destinati ai bambini (parco giochi di Via Roma) ,
raccolta differenziata
Fotografia scattata il 20/11/2017 – Scala di Via Cialdini
  • difficoltà nel reperimento delle buste per la raccolta, in particolare per organico e secco residuo ma anche per plastica, carta e vetro,
  • altro problema lamentato e che vivo anche io quotidianamente è quello della gestione dei contenitori, ho una casa di neanche 50 mt/q e 2 bambine piccole, non posso assolutamente tenerli in casa occupano troppo spazio, ma nemmeno in balcone perchè piccolo e esposto alle intemperie, ho delle buste in un angolo della scala ( è l’unico posto dove poterle tenere), vi lascio immaginare gli odorini specialmente d’estate e l’impatto estetico quando qualcuno viene a trovarmi a casa,
  • altro problema è la carenza di personale e in particolare dei netturbini, non passano ovunque e spesso passano solo in alcune strade del centro,
  • il randagismo, decine di cani che scorrazzano per il paese cercando qualcosa da mangiare e che spesso non trovano, quindi l’unica soluzione è cercare nella spazzatura, nei contenitori dell’ organico riposti davanti casa dopo cena, hanno imparato a romperli ma spesso qualcuno non ha ancora imparato a chiuderli per bene, nei giorni in cui non trovano l’organico rompono buste di secco residuo ma anche plastica cercando piatti sporchi da leccare,
Fotografia scattata il 20/11/2017 alle ore 02:30
  • molti cittadini chiedono uno o più punti di raccolta dove il cittadino potrebbe recarsi per il conferimento della spazzatura qualora non potesse riporla davanti casa o qualora gli venga più comodo questo tipo di conferimento.

Mi rivolgo in particolare all’Amministrazione comunale di Stigliano, chiedendo di porre rimedio ad una situazione non più sostenibile che arreca non pochi disagi a tutti, le strade invece di essere più pulite sono sempre più sporche, le case invece di essere pulite sono diventate delle piccole discariche in alcuni mesi dell’anno anche puzzolenti, la situazione dei cani randagi è allarmante, rovistano nella spazzatura, sono affamati e liberi per strada, molta gente è impaurita specialmente in branco sono assai pericolosi. In merito, leggevo qualche giorno fa una risposta del Sindaco Francesco Micucci all’associazione “Amici per la coda” dove evidenziava una sensibilità della sua amministrazione alla problematica del randagismo, l’associazione “accusava” l’amministrazione dicendo “qui non si muove un dito” e il sindaco in un post chiarificatorio diceva:

bisognerebbe andare cauti in simili affermazioni perché, se si fanno, poi si ha l’obbligo di fornirne le prove.
Sarebbe opportuno provare a fare un po’ di chiarezza.
Il randagio non è per principio un animale aggressivo; è, tuttavia, un animale non custodito, che non vive in un quartiere ben stabilito (se non per cibarsi quando qualcuno gli offre da mangiare) ma è libero di muoversi in un territorio vasto. Spesso non lo fa da solo, ma con altri cani, il che lo trasforma in un componente del branco.
Quest’ultima circostanza spaventa non poco i cittadini che spesso si trovano di fronte 5, 6 cani che potrebbero diventare aggressivi.
Su “comunicamelo”, per esempio, sono state fatte diverse segnalazioni in tal senso.
Quello che si può dire ed affermare è che questa amministrazione ha aderito (insieme ai soli Comuni di Potenza e Matera) ad un progetto regionale alternativo alle misure attualmente adottate (ricovero dei randagi in canile in attesa di adozioni).
Va ricordato che ogni cane custodito in strutture “regolarmente” costituite rappresenta un costo notevole per le casse dei Comuni con innegabili ripercussioni negative sui servizi che possono essere resi alla collettività.
Ad oggi non esistono misure alternative al ricovero del randagio in canili, in assenza di adozioni regolari (microchippatura).
Bisogna ricordare, inoltre, che nessuno può obbligare i “proprietari” di cani a farli sterilizzare, la sterilizzazione obbligatoria riguarda solo i cani randagi.
Va ricordato, ancora, che i cani vanno custoditi per il rispetto che si deve anche agli esseri umani e, quando sono portati in giro, vanno tenuti al guinzaglio e ciò indipendentemente dalla taglia (per i cani di grossa taglia è prevista anche la museruola).
Un cane non custodito che provochi danni determina per il proprietario una sanzione amministrativa da euro 25 a euro 258 (art. 672 c.p., rubricato “Omessa custodia e mal governo di animali”) e ciò indipendentemente dalla pericolosità e/o dalla taglia del cane (Corte di Cassazione, Sez. IV, 05/04/17 n° 17169).
Questo paese, questa comunità non hanno davvero bisogno di polemiche ma di proposte che possano essere accolte.

Ho avuto un cane per 17 anni, ha vissuto con me e la mia famiglia, nella nostra casa, sò cosa vuol dire prendersi cura di un cane e vi assicuro che noi lo abbiamo sempre considerato un vero e proprio membro della famiglia, parlo da persona sensibile alle problematiche degli animali che siano cani, gatti, pesci ecc. , come dice il sindaco e condivido appieno ciò che evidenzia, ci sono delle leggi che tutti devono rispettare, può piacere o non può piacere i randagi per strada non devono esserci, quindi o qualcuno se ne prende cura come si deve oppure non bisogna lamentarsi se “giustamente” l’accalappiacani fa il suo lavoro e porta i cani in un canile.

Giuseppe Davide

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