Sono partiti i lavori di Restauro di due importanti opere Stiglianesi: La Statua di Santa Maria la Beata e la Statua della Vergine Immacolata.
La prima è la Celebre effige che viene portata in Processione la prima e l’ultima Domenica di Settembre, custodita presso la Chiesa dell’omonimo Santuario, in cui ha luogo la celebre festività ad essa dedicata.
Si tratta di un’ opera di pregiata fattura , realizzata circa 70 anni dopo la Madonna del Polittico della Chiesa Madre, al quale l’autore si è ispirato.
Sia la Madonna che il Bambinello presentano segni di precedenti lavori di rifacimento, desumibile da tracce sulla capigliatura di entrambi ed anche dalle condizioni del manto della Vergine, meglio conservata è la veste rossa della Madonna ed anche l’incarnato color rosa dei volti.
L’ altra opera (la Vergine Immacolata) è di proprietà della Chiesa di Sant’Antonio (Convento), si tratta di un’effige Settecentesca danneggiata gravemente da un’incendio, già sottoposta in passato ad altri due interventi di restauro.
Entrambe le statue vengono restaurate dalla ditta “Città Etruria” di Matera e dal Maestro Pino Schiavone, la quale ha già restaurato un’altra opera Stiglianese, l’effige antica di Sant’ Antonio da Padova.
I lavori riguardanti la statua della “Beata” sono finanziati da donazioni dei fedeli mentre quelli della Vergine Immacolata dalla Famiglia Melillo.
Intanto, è stata riportata a Stigliano, dopo ben 24 anni, la tela di Guarino, opera risalente alla prima metà del 700 e restaurata nel 2015, rappresentante “Duns Scoto” che intercede presso la Vergine Immacolata.
Durante tutti questi anni l’opera e stata custodita nel Museo di Palazzo Lanfranchi di Matera, nei prossimi giorni verrà ubicata all’interno della Chiesa di Sant’Antonio.
Pietroalessio Celiberti
