Ospedale, Simone «Serve una mobilitazione di cittadini»

Ospedale – «Ora la Regione illustri il Piano sanitario» «E’ ora di dar vita ad una battaglia condivisa, tutte le associazioni del territorio, le varie forze politiche e sindacali, tutti i sindaci e le amministrazioni dei comuni che gravitano intorno all’ospedale di Stigliano, con il coinvolgimento dell’intera comunità colpita dalla manovra di ridefinizione del sistema sanità di Basilicata, sono chiamati alla protesta civile, nell’interesse della comunità e della difesa del “diritto alla salute”».
E’ quanto sostiene il consigliere comunale Rocco Simone di “Crescere insieme” «E’ necessario-prosegue-un confronto aperto con i decisori politici, che hanno il dovere di illustrare quali siano le motivazioni che inducono il mondo della politica a scelte, che vanno sempre più verso il depotenziamento dei piccoli ospedali.
Ma è proprio così difficle venire ad illustrare il Piano sanitario regionale approvato nella seduta del Consiglio del 24 luglio scorso?
Non è un dovere dell’assessore alla Sanità e del Direttore generale dell’Asm, girare nei comuni dove sono collocati questi “piccoli ospedali” per spiegare e magari convincerci della bontà delle loro scelte?
Hanno proprio bisogno di un invito ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale?
Siamo consapevoli delle difficoltà del momento storico che attraversiamo; è giusto anche ridurre la spesa pubblica, “è vero che attraversiamo una crisi senza precedenti” ma è altrettanto vero che non si può sempre penalizzare una comunità che è allo stremo, che non sopporta più scelte che vanno sempre nel senso delle “privazioni!”…
“il dubbio è legittimo: è vero che ci sono meno soldi, ma le scelte di “tagli alla spesa” potrebbero ricadere sull’efficienza delle grandi strutture dove effettivamente ci “sono sacche di inefficienza!
Ritengo che l’ospedale di Stigliano, che ha una “sua storia” di efficienza, potrebbe addirittura dare convenienza economica, con un potenziamento ragionato, considerato i nostri livelli di efficienza e di gradimento (si guardi l’Hospice).
Non si può fare della salute dei cittadini un mero fatto numerico ed economico, così viene messa a rischio la salute dei cittadini in caso di gravi emergenze.
Le conseguenze della riconversione così come delineata, potrebbero rilevarse drammatiche.
Non è più tempo del dire, del giustificare -conclude Simone- del ribaltare responsabilità.
Ognuno di noi ha il dovere di difendere un diritto, il diritto alla salute».

Il Quotidiano della Basilicata

03 ottobre 2012

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