Freccia di Mezzanotte – L’impianto generale è abbastanza azzeccato. Il breve “racconto/romanzo” è ben adatto a luoghi e tempi diversi, perché sia come trama e come racconto esso è consono a tali luoghi e frecce temporali destinate a svariate latitudini e longitudini.
Il racconto mette in primo piano le vicende di personaggi che affermano prepotentemente la loro identità e individualità appunto in contesti diversi abilmente creati, dalla chiesa e associazioni e partiti affini, o come per esempio, l’arte lattiero-caseario dello zio Vincenzo che offre prodotti molto fantasiosi indici del suo fantastico fare ed agire.
Il racconto inoltre è pieno di notazioni artistico poetiche di tutto rispetto, come si evince dalle pagine 9-34-54-55-62-64-77-81-95-125 piene di una mesta surrealità.
Francesco Tancredi