Una mostra di manufatti per il restauro del Polittico

Dal 20 Dicembre 2016 al 5 Gennaio 2017 ha luogo una importante mostra dedicata a Simone da Firenze, evento finalizzato alla raccolta fondi per il restauro del celebre Polittico di Stigliano, situato nella Chiesa di Santa Maria Assunta (conosciuta anche con il nome di “Chiesa Madre”).

Cresce, a vari livelli, l’interesse intorno a quest’ opera e con esso la consapevolezza della comunità Stiglianese del suo valore, vari sono gli incontri e le conferenze ad essa dedicata, inoltre, le giornate del Fai le iniziative pensate dalle comunità parrocchiali hanno lo scopo di sensibilizzare cittadini ed istituzioni sulla necessità di intervenire urgentemente per conservare  e restaurare  una testimonianza del Rinascimento lucano unica nel suo genere, opera tra le più importanti ed imponenti della Regione, che supera i 6 metri di altezza.

Un nutrito gruppo di volontarie, incoraggiate dal parroco don Pino Daraio, negli ultimi mesi ha preparato tanti manufatti da sottoporre all’attenzione di  coloro che vogliono partecipare alla raccolta di fondi per un urgente intervento conservativo della struttura lignea del polittico seriamente in pericolo per la presenza di tarli.

Questi lavori artigianali sono esposti in una mostra  allestita in via Cialdini n. 87, dalle ore 17:30 alle 20:00 tutti i giorni feriali.

Qui si possono ammirare copri-tavolo, zainetti, borse per la spesa, pannelli decorativi, portariviste, sacchetti per il pane o per la conservazione dei legumi, grembiuli..ma anche lavori con l’uncinetto o con il frivolité.

    La particolarità della stoffa, in lino-cotone-viscosa, dovrebbe indurre a procurarsi un manufatto del genere poiché la stampa della stessa è in metraggio limitato e riporta alcuni proverbi del nostro paese.

   In occasione delle tradizionali festività natalizie con una  piccola offerta si può regalare alla persona cara un qualcosa di originale e nello stesso tempo utile, contribuendo alla salvaguardia di un’opera d’arte  unica ed irripetibile che dal 1521 è stata sotto gli occhi dei nostri avi e che noi tutti dobbiamo conservare per il futuro.