MelaMostro Il frutto proibito in Natura e in Arte

La mostra si è tenuta Castello di Paderna a Pontenure (PC) l’1-2 ottobre scorso. Ideatore e curatore della mostra il nostro concittadino Prof. Mimmo Cecere. Il progetto “MelaMostro”, iniziato nell’anno scolastico 2008-09, ha interessato più di 200 studenti, dalla prima alla quinta classe, dei Licei Artistici “Boccioni e Caravaggio” di Milano.
Scopo dell’iniziativa:
– sensibilizzare gli studenti liceali al tema della biodiversità, attraverso un’esperienza didattica incentrata sul connubio Arte-Natura e Creatività-Biodiversità;
–  far conoscere numerose varietà di “mele antiche”;
– confrontare le antiche cultivar con le varietà di mele provenienti da coltivazioni intensive;
– riflettere sulla perdita di biodiversità sul pianeta;
– realizzare un centinaio di mele fantastiche (chiamate “Mele di Frankenstein”, per fare il verso agli OGM);
– condurre una ricerca iconografica, divisa per temi, sulla presenza della mela in arte, in letteratura, in pubblicità, nei brand commerciali…;
– realizzare alcune opere collettive Site specific di grandi dimensioni, ispirate alla mela;
– rendere i ragazzi protagonisti di un evento espositivo imperniato su Arte e Natura.

L’iniziativa dell’ONU, che ha designato il 2010 “anno della biodiversità”, allo scopo  di stimolare i governi degli Stati, le amministrazioni centrali e periferiche, la stampa e le scuole di ogni ordine e grado ad occuparsi di questa importante tematica, ha impresso un’accelerazione al lavoro scolastico trasformandolo in un evento espositivo.

MelaMostro è una mostra tematica che ha per protagonista “il frutto proibito”. Da frutto comune e, al tempo stesso, caratterizzato da una forte valenza simbolica, la mela è assurta a emblema di un percorso di conoscenza e di creatività, coniugando natura e cultura, mito e storia, arte e pubblicità, realtà e fantasia, biodiversità e creatività.

Le mele che verranno esposte nella mostra, tranne qualche eccezione, non sono mai state viste o assaggiate da studenti e insegnanti. Alla domanda: “quante varietà di mele conosci” ? Pochissimi studenti, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, hanno saputo identificarne più di tre. Nella maggior parte dei casi la risposta è stata: “mela verde, gialla e rossa”. Una risposta che ricorda i colori del semaforo e che denota la distanza che separa il consumo dalla conoscenza dei prodotti che vengono assunti.

Le mele esposte (una ottantina circa) provengono da piccolissimi frutteti e da alcuni centri di sviluppo della frutticoltura; esse rappresentano una piccola campionatura di antiche varietà (circa 2000) che un tempo venivano consumate nel nostro Paese e oggi, invece, sono del tutto scomparse dai banchi della frutta dei mercati e dei supermercati. Mele Calvilla, Lazzeruola, Pom Giuan, Renetta ananassa, Imperatore Dallago, Lampone, Ruggine, Signorina, Dalla Rosa, Catarina, come d’incanto, vengono fatte affiorare dal passato per testimoniare con la loro forma, dimensione, colore e sapore un mondo lontano ormai irrimediabilmente scomparso.

A contrapporsi alle antiche cultivar di mele, coltivate in passato nelle campagne italiane, saranno una ottantina di piccole sculture, ispirate alla mela e realizzate dagli studenti di due licei artistici milanesi. Sono le “mele di Frankenstein”: lavori generati dalla biodiversità creativa degli studenti, mimando la biodiversità della natura; manufatti artistici realizzati con materiali di recupero; oggetti ludici e ibridazioni; forme fantastiche e, al tempo stesso, metafore inquietanti di un tempo che sta modificando la nostra percezione della natura.

SEZIONI DELLA MOSTRA:
1. Le mele di Pomona (esposizione di antiche varietà di mele non più presenti nel mercato);
2. Le mele di Frankenstein (mele fantastiche realizzate dagli studenti);
3. Mel’Arte (una carrellata di riproduzioni di dipinti famosi in cui compare la mela);
4. IllustraMela (mele realizzate nella prima metà dell’800 da due illustratori francesi: P. A. Poiteau e P.J. F. Turpin);
5. CoverApple (la mela sulle copertine dei libri);
6. La Mela nella Pubblicità (la mela come testimonial);
8. Marchi di mele (marchi e logotipi con la mela come visual);
9. Mele in ceroplastica (realizzate da Garnier Valletti nell’800);
10. Opere site specific .

Prof. Mimmo  Cecere
[email protected]

 

Loading

Seguici sui social

1,667FansMi piace
92FollowerSegui
1,210IscrittiIscriviti

Leggi anche

Leggi anche ...
Related

Una città da leggere e la vampa dei ricordi

Una città da leggere e la vampa dei ricordi di...

Centro Geriatrico di Matera: inviate le lettere di licenziamento

Centro Geriatrico di Matera: inviate le lettere di licenziamento Vertenza...

Apostoli della carità sulle orme di Francesco

Apostoli della carità sulle orme di Francesco di Angelo Colangelo Nel...

Campanili fra storia, poesia e memoria

Campanili fra storia, poesia e memoria di Angelo Colangelo Con il...