Quali sono le forme dello scenario processuale percepito da chi non indossa la toga? Una domanda che investe l’estetica giudiziaria, intesa come prassi virtuosa che rende visibili i valori del giusto processo. L’iconografia dell’esperienza quotidiana è invece diversa. L’imputato e il pubblico sono spesso costretti ad assistere ad alterazioni, distorsioni e strappi. A cominciare da quelli esibiti dalle condotte di giudici, pubblici ministeri e difensori che recitano una parte diversa da quella scritta nelle norme costituzionali. La più corposa deformazione si avvera però quando la giustizia mediatica ruba la scena alla giustizia togata. Ne deriva un vero ribaltamento delle forme per il dilagare della retorica colpevolista praticata dalla cronaca giudiziaria della carta stampata e dei servizi televisivi.
Questi i temi dell’incontro in programma a Napoli venerdì 25 novembre 2016 alle ore 10,30 presso l’Aula Metafora del Consiglio dell’Ordine di Palazzo di Giustizia, dove si presenta l’interessante volume del Professor Ennio Amodio “Estetica della giustizia penale: prassi, media, fiction”, Giuffrè Editore 2016.
A dibattere l’argomento, oltre all’autore, personalità di spicco del mondo forense quali il presidente della Corte di Assise Carlo Spagna, il Pubblico Ministero Henry John Woodcock, il Giudice per le Udienze Preliminari Marina Cimma, il penalista Domenico Ciruzzi e il professore di Scienza della Comunicazione dell’Università di Roma Guido Vitiello.