la vita e la tradizione di Babbo Natale

Con il suo nuovo libro, San Nicola – la vita e la tradizione di Babbo Natale -, Giuseppe Latronico è riuscito a sorprendere. Per quanto avesse mostrato più volte una natura eclettica, con le sue pubblicazioni nei svariati campi letterari, l’agiografia è indubbiamente una materia suggestiva e particolare.
Parlare di un santo, non è semplice. La santità è un argomento scivoloso, vi è sempre il rischio di non riuscire a mantenere il giusto equilibrio fra la storicità e la sfera della fede. Poi analizzare un santo dei primi secoli del cristianesimo è ancora più gravoso, per la scarsità delle fonti e la natura non propriamente scientifica delle opere agiografiche. In particolare poi su san Nicola, vescovo di Mira, le notizie sono veramente esigue, tant’è che non si conosce né la data di nascita né quella della morte, portando alcuni autori a sostenere la sua inesistenza. Eppure, l’autore, districandosi fra fonti greche e latine, riesce a tracciare un quadro storico rigoroso della vita del santo, giungendo a datarne gli avvenimenti. Riesce, perfino, con fondamento scientifico, a individuare il periodo della morte, che costituisce una novità assoluta, dal momento che studiosi e religiosi da secoli cercano elementi certi volti ad individuarne la data.
Il libro va oltre. Non si limita alla vita del santo. Si evidenzia l’importanza e l’influenza culturale della sua figura, essendo un santo che unisce occidente e oriente, ne analizza il culto, gli usi che da esso sono nati e che in gran parte ancora oggi sopravvivono.
Apprendiamo tradizioni particolari, come ad esempio quella dei maritaggi, che nasce dall’episodio della vita del santo “le doti alle tre fanciulle”, menzionata da Dante (Purgatorio, XX canto, versi 31- 33) e San Tommaso D’Aquino (Summa Teologica, rispondendo alla questione 107), con cui si fornivano le doti alle fanciulle povere, consentendo loro di sposarsi. Una tradizione, che in forma diversa, ancora è praticata in Sardegna, dove a Sassari nella ricorrenza del santo, si assegnano, tramite sorteggio, cospicue somme di denaro a tre ragazze povere che devono sposarsi.
Nel libro, poi, si delinea in modo chiaro e puntuale l’excursus storico, sociale e religioso che porta alla trasformazione di san Nicola in Babbo Natale, tracciando un quadro minuzioso e preciso sul Natale, con un’analisi dettagliata del Sol Invictus e dei Saturnali nell’ambito del sincretismo religioso. Particolarmente suggestivo è il paragrafo “Il Natale all’origine”, dove apprendiamo che nei primi anni del cristianesimo il Natale non veniva festeggiato, che è stato ampiamente osteggiato nel corso della storia, sino a essere perfino vietato dal governo inglese.

la vita e la tradizione di Babbo Natale di Giuseppe Latronico

Nell’ambito del dibattito scientifico, si approfondisce la funzione donatrice di san Nicola, distinguendola da figure e rituali pagani, dove si evidenzia, fra le diverse tesi analizzate, la critica rigorosa all’ipotesi formulata dal Lévi-Strauss in “Babbo Natale Giustiziato”.
San Nicola – la vita e la tradizione di Babbo Natale -, è un’opera da leggere e regalare, costituendo, probabilmente, il primo libro che tratta in modo unitario e completo la vita del santo e la genesi di Babbo Natale, che pur nelle sue quattrocento pagine e nei suoi inevitabili tratti filologici scorre e appassiona, riuscendo a coinvolgere sia il credente che il laico.
Un libro che potrebbe costituire un diverso e interessante regalo di Natale.

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