Terzo posto su 20 gusti tipici delle varie regioni italiane. Una specialità tutta lucana diversa dal pistacchio “tradizionale”. Ribalta nazionale per il pistacchio di Stigliano. Fra i gelati più buoni d’Italia, infatti, c’è quello alla crema ottenuta dalla lavorazione e trasformazione del frutto coltivato in Basilicata. A decretarlo la mega-giuria popolare, di oltre 60 mila visitatori, della rassegna “Gelati d’Italia”. Terzo posto per la specialità lucana su 20 gusti tipici delle varie regioni italiane. In tutto 40, però, i maestri artigiani partecipanti all’edizione 2014 (la seconda della serie ndr) del premio vinto dal sorbetto limone e basilico, preparato dai gelatai Marco Venturino, Maria Teresa e Luigino Ferrando di Varazze (Savona). Al secondo posto – dietro la Liguria – con la specialità zabaione al vino Calcaia Muffa Nobile e Dolce Orvieto, l’Umbria. Cioè la regione che ha ospitato la rassegna. Sul gradino più basso del podio, la Basilicata e il gusto pistacchio di Stigliano. Una specialità tutta lucana, finora non molto conosciuta ai più. Il pistacchio stiglianese, infatti, è diverso da quello abitualmente in circolazione. Non salato come quello che finisce sulle bancarelle e che, in genere, proviene dall’estero (dalla Turchia e dall’Iran, in particolare ndr). Il pistacchio di Stigliano, al contrario, è utilizzato prevalentemente in pasticceria, gelateria e nella cosmesi. Allo stato la parte più cospicua della produzione, stimata in circa 150 quintali annui in guscio, viene venduta a terzi e finisce anche sul più noto e rinomato mercato siciliano di Bronte. Dalla Basilicata con sapore. Degustare per credere.
Antonio Grasso
