Il caffè sospeso di Zio Salvatore

Il caffè sospeso – Quanti sono a conoscenza di cos’è il caffè sospeso? All ingresso di un locale bar, caffè, pasticceria che sia (prendi qualcosa?) in una realtà genuina di reciproco scambio di cortesia, di disinteressato e grossolano interesse pratico o utile (fate voi) qual’è la nostra semplice comunità, il caffè sospeso concetto nobile di cultura medio borghese napoletana che coniuga il piacere dell’offrire disinteressato al dare al bisogno/bisognoso in modo anonimo.
Oggi in tempi di cronica crisi è economica e di valori socio culturali il caffè sospeso è ormai una rarità.
Il signore al bar beveva un caffè,e ne pagava due, uno appunto sospeso per il primo bisognoso che entrava e ne chiedeva la possibilità di consumo gratis.
Al nostro paese ricordo indelebile, un gran signore zio Salvatore per tutti Salvatore, Turicchio per pochi.
Lui signore ‘lo era nato’ poi per morte prematura del padre Giovanni industriale tra i pochi del paese da ricco e benestante bambino (parliamo, spero di non annoiarvi, degli anni venti del secolo scorso) si è trovato con la madre giovanissima e sei fratelli molto ma molto minorenni povero, si povero evidentemente le successioni cosi come le conosciamo oggi negli anni venti erano altra cosa………..ma questa è un altra storia.
Zio Salvatore, nato ricco, in tempi dove la ricchezza era il prodotto della terra, non ha mai perso la nobiltà d’animo nonostante il disagio di una fanciullezza di stenti e costanti umiliazioni.
Ricordo il portamento signorile di instancabile lavoratore pratico e capace pieno di iniziativa e innata gentilezza.
Ricordo la spontaneità nell’offrire il caffè sospeso, questa usanza nel nostro paese non esisteva, ma lui la applicava alla gente del posto, in modo discreto, con il solo linguaggio degli occhi e tanta genuina grazia, che fosse un caffè, un dolce o un bicchierino non cambiava niente.
Offriva da barista o amico facendo intendere in modo generico che qualcuno pagherà il conto, così è stato e così sarà……..offriva lui zio Salvatore.
Ho conosciuto tanta gente in posti luoghi e nazioni diverse, ma uno come zio Salvatore non mi è mai più capitato di conoscerlo purtroppo.
Per me, è come se fosse sempre vivo, certe persone non muoiono mai.
Quando mi capita di entrare nel suo locale, con gli occhi prima, e la mente dopo, lo cercho e probabilmente lo vedo li come sempre a sorridere, capire e offrire ancora e sempre un caffè sospeso.

Arriva il natale, auguri a tutti ……se ne sente un gran bisogno.

anonimogabbiano

 

Loading

Seguici sui social

1,667FansMi piace
92FollowerSegui
1,210IscrittiIscriviti

Leggi anche

Leggi anche ...
Related

Una città da leggere e la vampa dei ricordi

Una città da leggere e la vampa dei ricordi di...

Centro Geriatrico di Matera: inviate le lettere di licenziamento

Centro Geriatrico di Matera: inviate le lettere di licenziamento Vertenza...

Apostoli della carità sulle orme di Francesco

Apostoli della carità sulle orme di Francesco di Angelo Colangelo Nel...

Campanili fra storia, poesia e memoria

Campanili fra storia, poesia e memoria di Angelo Colangelo Con il...