Chiesa San Vincenzo – Voci, sempre più preoccupate, si rincorrono tra noi stiglianesi non residenti su una probabile demolizione della chiesa di San Vincenzo. Stento a crederci! Solo tanta rabbia! Non spetta a me suggerire misure alternative alla demolizione per far fronte alla sua instabilità; mi limito a constatare con amarezza che la prevalenza dei “senz’anima” – pur esigua minoranza – è sempre più netta sugli “scorticati nello spirito”.
Non mi resta che appellarmi al Sindaco, cugino sbiadito dal tempo e dalla poca frequentazione: “Demolire la Cappedd, oltre a profanare la sacralità delle memorie, significa buttare nella ” Gravatt”:
-il Rettorato di San Vincenzo e il ricordo del suo ultimo Pro-Rettore Mons. Rocco Aspromonte;
-la Confraternita di San Vincenzo, magistralmente diretta da “Bancaredd”, con i suoi mantelli neri per i funerali degli adulti e quelli rossi per le processioni e i funerali dei bambini;
-i festeggiamenti in onore del Santo e la generosa gara, tra gli abitanti del quartiere, ad ospitare sui balconi il filicornista di turno per gli applauditi assolo del repertorio lirico.
Gentile Sindaco, l’Inno a San Vincenzo così esordiva:
Da Dio la sapienza
Impetraci, o gran Santo
Tu che potesti tanto
a ristoro della fè.
Ebbene, noi impetriamo te che puoi tanto: SALVACI DA QUESTO SCEMPIO!
Antonio Bisignano