Molto spesso, capita di camminare per le strade del paese e imbattersi in un cane che minacciosamente impedisce il passo; allora è meglio cambiar strada. Ma quando sono i bambini, anche accompagnati da un adulto, a trovarsi di fronte a questa situazione di rischio?
In un piccolo centro della Toscana (Stigliano è un piccolo centro della Basilicata non meno piccolo, né meno grazioso) una bambina di quattro anni, a passeggio con la madre, è stata impaurita e aggredita da un cane che in quel momento non era al guinzaglio. Tale lo spavento e il disagio, che il proprietario è stato denunciato e sanzionato amministrativamente per OMESSA CUSTODIA E MALGOVERNO DI ANIMALI. (notizia riportata da il Filo.net del 18/08)
Rifletto… e confronto: quante sanzioni dovrebbero essere applicate a Stigliano?… Nessuna, perché tutto è normale!
Normale essere rintronati per l’intera giornata da un continuo e corale abbaiare, normale camminare a testa bassa per evitare escrementi lasciati qua e là a memoria del passaggio incivile dei padroni, normale non poter rientrare a casa perché le possibili strade di accesso sono tutte lasciate “a guardia” di cani liberi (anche di notte; giustamente pure loro devono godersi la possibilità di fare le ore piccole…) che rabbiosamente si avvicinano minacciosi e per sfuggirgli si rischia seriamente una caduta ( e chi s’è visto, s’è visto… si finisce minimo all’ ospedale di Policoro, con tutti i disagi del caso).
E i padroni di tali “amorevoli creature”? Nei vicoli del paese abitano soprattutto persone anziane, costrette a subire tutto questo. Non è solo questione di civiltà, ma è vedere quotidianamente negati i propri diritti di fronte ad un menefreghismo sfacciato e ignorante.
Una comunità accogliente e rispettosa dei diritti di tutti ha il dovere di essere responsabile di ogni sua azione, nella propria libertà certamente, ma senza ignorare quella degli altri.
Alle prossime e più civili vacanze…
M. & A. Potenza