A Nicola Berardi di Angela e Mariella Potenza
Annunciata su Faceboock, in una sera di fine dicembre, l’affascinante installazione di via Zanardelli, ha illuminato un angolo buio del paese e della memoria.
Installazione in sordina, quasi mesta, come mesta è stata la vita dell’uomo le cui parole, indicate come quelle di poeta, affiorano lontane dall’intaglio del parallelepipedo e nell’animo del passante curioso.
Parole semplici, che raccontano di un’epoca e di sentimenti svaniti nella modernità di questi tempi vacui ma la cui valenza è probabilmente quella di risvegliare un senso di esistenza e appartenenza.
Non è stato certo un uomo di Lettere, Nicola Berardi, l’epiteto lo ricorda dignitosamente contadino, ma il suo interesse schietto verso i poeti della tradizione e la sua sete di conoscenza, incompresa, tesa fino a sacrificare gli affetti più cari, sono una voce che invita i compaesani ad avvicinarsi ai suoi versi, seppur “poveri”, per scoprire, attraverso una persona semplice, una comunità nel suo passato e comprenderne, per quanto possibile, il suo presente.
Angela e Mariella Potenza (pronipoti del contadino-poeta)
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