Stigliano, replica del 118 sul caso dell’estate

STIGLIANO – Ambulanza medicalizzata «Il lavoro in Montagna è più delicato e difficile» «Sfruttare una tragedia per tirare acqua al proprio mulino è da sciacalli».
Non usano mezzi termini i medici del servizio 118 “Mike 10”di Stigliano, replicando alle notizie contenute in un articolo pubblicato nei giorni scorsi dal Quotidiano sul caso della mancanza di un’ambulanza medicalizzata a Policoro.
«Come prima cosa -esordiscono i medici- chiariamo che l’aumento degli accessi al Pronto Soccorso di Policoro non è per nulla dovuto allo spostamento dell’ambulanza medicalizzata da Policoro a Tinchi (e chi afferma ciò, dice deliberatamente una falsità), ma tale crescita è da imputare ad altre cause, fra cui, maggiormente importante, è il relativo incremento della popolazione causato dal maggior afflusso turistico proprio del periodo estivo.
Secondo: le missioni sono assegnate dalla centrale operativa, a un’India (ambulanza non medicalizzata), oppure a una Mike (ambulanza medicalizzata), in base a informazioni richieste per telefono, dalla stessa centrale operativa, a chi attiva il soccorso.
Questa sorta d’intervista telefonica conduce a delineare un codice di gravità, in base al quale è allertato l’uno o l’altro dei mezzi a disposizione.
Perciò sul luogo del malore, dell’infortunio o dell’incidente arriverà il mezzo più idoneo.

Terzo: lo spostamento della medicalizzata a Tinchi ha migliorato, diminuendoli, i tempi d’intervento medico per i cittadini dell’entroterra (di Pisticci, Marconia, Bernalda, Craco, Montalbano, ecc.), lasciando invariati i tempi di soccorso per i paesi del litorale (Policoro, Scanzano, Nova Siri ecc.).
Tra l’altro, Tinchi ha raddoppiato il numero di missioni da quando è diventata Mike.
In precedenti articoli su tale questione, in modo ingannevolmente strumentale, la mira del problema è stata deviata dall’accesso del paziente alla struttura più idonea a trattare la patologia presentata al reperimento di un medico nel più breve tempo possibile.
Queste suggestioni travisano e falsificano intenzionalmente la natura di un sistema qual è il 118; ma se qualcuno davvero così pensasse, dimostrerebbe soltanto di non aver capito l’essenza e l’importanza di un tale apparato.
Facciamo chiarezza anche sui dati: Innanzitutto una prestazione sanitaria, di qualunque tipo essa sia, deve tendere soprattutto alla qualità, non certo alla quantità; ma se proprio bisogna parlare di cifre i trecento interventi di Stigliano (ma sono di più) equivalgono cronologicamente ai mille della ex Mike di Policoro o di altre.
Chiariamo: per ordinari motivi geomorfologici di orografia e viabilità, un intervento della Mike di Stigliano in paesi come Stigliano stesso o limitrofi (Gorgoglione, Accettura, Cirigliano ecc.) con trasporto dell’infermo al P.S. di Policoro (che è l’ospedale di riferimento), dura mediamente (dall’allerta al rientro) fra centodieci e centocinquanta minuti, con una media di centotrenta minuti.
Ora chiunque abbia una conoscenza, anche approssimativa, delle quattro operazioni può capire, senza sforzo, che cronologicamente un intervento di Stigliano equivaleva mediamente a 3,25 interventi della Mike di Policoro.  A ben guardare forse Stigliano lavora anche di più».

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