Si dice che le arti, ed in particolare la musica, uniscano e migliorino il mondo, a quanto pare qualcuno non la pensa proprio allo stesso modo.
Ne è testimonianza la notizia balzata alle cronache nazionali da ormai diversi giorni, le autorità Governative Ucraine hanno stilato una lunga lista di artisti classificati come “nemici della Nazione e del popolo” e di conseguenza non graditi, al quale verrà vietato l’ ingresso nel paese, la maggior parte sono artisti russi ma spiccano anche personaggi di altre nazionalità, ad esempio il regista Emir Kusturica e molti artisti Italiani.
Tra gli Italiani i nomi che spiccano sono quelli di Al Bano e dell’ attore e regista Michele Placido, in particolare “La Voce” di Cellino San Marco (nonché produttore di vini) è nota per la stima e le sue posizioni favorevoli nei confronti del Presidente Russo Vladimir Putin.
Quella stessa lista, su richiesta di alcuni deputati di Kiev, è destinata ad allungarsi, anche Toto Cutugno, che da anni fa parte dell’ associazione “amici di Putin”, famoso per i suoi duetti con il coro dell’ armata rossa e le sue posizioni a favore dell’ annessione della Crimea alla Federazione Russa, è tra coloro che verranno inseriti, il cantante, proprio in questa settimana, aveva in programma un concerto nella Capitale Ucraina, ora destinato a saltare.
E chissà che a riempire l’ elenco delle “probabili spie, agenti e teroristi russi” non vi siano prossimamente anche Renzo Arbore e l’ Orchestra Italiana, i “Ricchi e Poveri” e Pupo (solo per fare degli esempi), amati anch’ essi nella “madre patria Russia”.
Tale vicenda è solo l’ ultimo frutto della ormai atavica disputa, militare, politica e diplomatica tra Mosca e Kiev riguardo la Crimea, il Donbass e altri territori ed anche la campagna mediatica (tutta Occidentale) contro il Presidente Russo (che certamente NON è un Santo) e la nazione che rappresenta, ci ha messo del suo, direttamente e indirettamente.
Appare quanto meno curioso, poi, come un Governo (non il suo popolo, badate bene) che si dice Democratico e diametralmente opposto al “malvagio e autoritario presidente Russo” adotti decisioni tipiche delle dittature.
A volerla buttare sul ridere potremmo dire che il colmo per Al Bano è essere messo “Al Bando”.
Pietroalessio Celiberti