Una riflessione sul paese degli errori

Leggendo l’articolo di Rocco e il commento di Tony mi sono commosso, (se può servire) la sincerità e la purezza di un attaccamento ad una terra non sempre benevola, a volte matrigna, specie per chi ha dovuto andar via con la valigia di cartone e le ormai banali lacrime agli occhi.
Hanno ragione, Rocco e Tony non vivono di reddito fisso e, soprattutto, hanno la schiena dritta, quelli che hanno fatto reddito sono andati via mica hanno investito nel paese che gli ha dato il pane e anche il companatico per una vita intera mi viene da dire sono scappati con la borsa, a investire in città dove il mattone ha valore  secondo loro,  di tempo non ne perdono neanche a leggere queste banalità cosa ci guadagnano a farlo…. ma questa è un’ altra storia.
Cos’è una frana? Da cosa è generata?
Guardando la foto di Rocco (Stigliano agli inizi del ‘900) mi viene spontaneo pensare cosa hanno in più quei tantissimi centri turistici della Toscana, delle Marche, dell’Umbria, penso a Bergamo Alta, a San marino ecc ecc ….un castello cosi a mille metri di altezza con una vista mozzafiato non è una normalità e soprattutto non si trova/trovava in ogni luogo.
Bene. Quelle case disegnate o costruite li da centinaia di anni molte sono ancora adagiate in quel luogo a dire il vero
ferme immobili da sempre.
I ruscelli che fine hanno fatto? Ed il piccolo laghetto..(a meno che non sia uno specchio come si usa nei presepi natalizi) dove è finita l’acqua?
Cos’è una frana, lo sapranno sicuramente i Signori Tenici che si sono alternati dal 900(data della foto) ad oggi.
Senza offendere nessuno l’atto finale è la frana ma la causa iniziale? I ruscelli dove son finiti…
Lavoiser cosa direbbe della scomparsa dell’acqua di quei rivoli d’acqua?
Il dubbio è che nelle frane che hanno distrutto il paese vi sia la cieca gestione delle acque bianche o nere pulite o sporche di acquedotto o di fogne mi viene certo in aggiunta ai noti fattori atmosferici che c’erano sicuramente anche nel Settecento/Ottocento/Novecento e, se vogliamo, anche all’età del ferro, Stigliano già c’era ed era stabile.
Molte volte, in modo disinteressato, la soluzione dei problemi è molto piu’ semplice di quanto sembri. La gente che ha costruito quelle case visibili nella foto con portali in pierta, porte in legno massiccio, ringhiere in ferro super battuto nel rispetto totale del vicino di casa (visto le altezze delle case cosi da godere e del piacere delle soleggiate e del panorama) possiamo dire che l’abuso edilizio non è nato li e se vedo una foto della nuova Rotonda…..quanto spreco e quanta bruttezza!
Dove sono finiti quei ruscelli, sono esenti dal problema della frana le fogne e gli acquedotti o per interesse distruggiamo tutto e tutti come si fa con le guerre……tanto poi c’è la ricostruzione.
Senza offese per nessuno siamo tutti nella stessa barca
Un sincero apprezzamento a Rocco e Tony per il coraggio e alla mia compagna per la condivisione di un inarrestabile e triste decadimento.

Anonimo Gabbiano

Stigliano: Per non dimenticare

Stigliano: una realtà in declino

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