Terremoto in Abruzzo – Dopo la scossa di terremoto avvertita intorno alle 3 e mezza del 6 aprile in Abruzzo e nel Lazio, il Comitato operativo della Protezione civile si è riunito nella Sala Situazione Italia di Via Vitorchiano con i vertici delle istituzioni coinvolte, sotto il coordinamento del Capo Dipartimento Guido Bertolaso.
E’ subito emerso che si tratta di un terremoto storico, di impatto paragonabile a quello dell’Umbria e Marche del 1997. La città più colpita dalla scossa, di magnitudo 5.8 della scala Richter – IX grado della scala Mercalli, è L’Aquila, dove nel centro storico si sono registrati crolli e vittime, ma anche da Paganica sono giunte da subito notizie di crolli e incidenti, così come da Tornimparte, Poggio Picense, Villa Sant’Angelo e Fossa.
Il punto di coordinamento “dicomac” (direzione di comando e controllo) è stabilito nella sede della Sala Operativa regionale, nell’edificio dell’ex scuola “Guglielmo Reiss Romoli”.
Nel corso della giornata la sala Situazione Italia a Roma e la sala “dicomac” danno informazioni alla popolazione in punti di situazione e conferenze stampa con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso in veste di Commissario delegato, insieme ad esponenti di Governo, autorità locali e tecnici.
Le operazioni di soccorso in emergenza proseguono secondo il piano stabilito: presidio e isolamento immediato di strade ed edifici danneggiati, per consentire ai soccorsi di arrivare nel più breve tempo possibile; perimetraggio delle strutture pubbliche; distribuzione degli aiuti e copertura di tutte le zone danneggiate.