Riprende la battaglia per l’ospedale. Oggi incontro con i vertici della Asm

STIGLIANO – «Interventi decisi e decisivi affinché il territorio montano sia salvaguardato, attraverso azioni volte a garantire la tutela della salute in un’area depressa, isolata e abbandonata.
E’ questo quanto abbiamo chiesto con forza in una lettera inviata al direttore generale dell’Azienda sanitaria materana, Vito Gaudiano.
In quella lettera abbiamo anche sollecitato un incontro al dg dell’Asm, durante il quale approfondire queste tematiche, che si terrà, grazie all’interessamento del sindaco di Stigliano, Leonardo Digilio, e ai componenti del consiglio e della commissione, nella giornata di oggi presso la sede dell’Asm a Matera».
Giuseppe Mariano, presidente del comitato civico “Pro Montagna Materana”, lancia il suo appello ai vertici dell’Azienda sanitaria materana perché siano messe in atto tutte quelle strategie operative ispirate ai principi di equità, solidarietà e giustizia economica e sociale e che tendano ad adeguare i livelli delle prestazioni sanitarie agli standard più diffusi anche nelle aree più isolate, come appunto quella della montagna materana.
Un appello che il sodalizio già da tempo rivolge al mondo della politica e degli operatori sanitari, e che individua nel lavoro sinergico e per obiettivi condivisi il proprio strumento principale di azione.
Solo con simili metodologie di intervento, sono convinti i componenti del comitato civico, è possibile in modo credibile trasformare in azioni concrete le idee di sviluppo, tradurre in strategie operative le dichiarazioni ed i progetti.
«Il principio ispiratore dell’azione su tematiche tanto importanti -dichiara Giuseppe Mariano- deve essere per forza quello della condivisione e deve tendere al miglioramento di tutti quei fattori che influiscono sulla salute collettiva.
Il nostro territorio soffre per la sua conformazione orografica che contribuisce al suo isolamento.
Tutta questa serie di cause determinano le condizioni di instabilità economica e sociale in cui ci troviamo e, a seguire, la debolezza imprenditoriale derivante dalle vicende demografiche che determinano uno scarso ricambio generazionale, oltre che un generale abbandono del territorio.
Ma il deciso processo di spopolamento -continua il presidente del sodalizio- è anche figlio di politiche poco attente, se non di vera diserzione.
E in tale quadro non si è sottratto il settore sanitario.
Dal 2002 al 2006 il saldo migratorio del Distretto di Stigliano ha evidenziato numeri doppi rispetto al saldo naturale, 20 volte superiore a quello del distretto di Policoro e 8 volte rispetto a quello di Pisticci.
Dallo stesso 2002 le politiche regionali e aziendali volte al contenimento della spesa sanitaria, anche attraverso l’eliminazione di strutture “doppione”, hanno determinato, per il solo Distretto di Stigliano, la soppressione dei reparti di ginecologia, pediatria, ortopedia, nonché una forte riduzione delle attività chirurgiche, delle attività di radiologia con un quasi contestuale avvio dei reparti di Lungodegenza ed Hospice.
Capiamo che ci sono delle scelte di riorganizzazione -conclude Mariano ma non si può perpetuarle senza tenere in debito conto i loro effetti sul territorio ed i suoi assetti, considerando una molteplicità di aspetti.
Ecco perché ribadiamo la necessità di condividere i processi decisionali.
Su questo ci spenderemo e di questo ci faremo portavoci anche nel prossimo incontro con il direttore Gaudiano».

Rocco Olita

Stigliano 12/03/2009

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