Pubblica assemblea

Il Comitato Civico “Pro Montagna Materana” ha scritto: Ci vuole qualche cosa ….qualche cosa di più. La manifestazione in programma per oggi, che avrebbe potuto e dovuto segnare un punto importante alla causa della emancipazione delle nostre aree interne, si è tradotta, invece, in un momento di ulteriore riflessione. Riflessione che non riguarda la passione che il comitato ed i cittadini stanno nuovamente mettendo sul campo, quanto piuttosto la volontà politica di accompagnare, stimolare e valorizzare la voglia che ha il popolo di recuperare dignità e compartecipazione nelle scelte. Riflessione che, piuttosto, è figlia dell’uomo amministratore e della ipocrisia della politica. Il compito dell’uomo politico, è quello di assicurare ai propri cittadini un adeguato stato di benessere, che parte dalla necessaria salvaguardia del diritto al lavoro, alla salute, alla sicurezza, al tempo libero, passa dalla edificante difesa del diritto di avere sogni e professare idee, e giunge alla adeguata tutela della dignità della persona. È il principio ispiratore di ogni uomo politico.  Certo è un cammino non agevole, irto di difficoltà, pregno di scelte difficili, di azioni scomode ma anche ricco di soddisfazioni quando, dopo fatiche e sacrifici, giunge al suo compimento, che è quello di migliorare le condizioni di vita. In tale ottica, forse, si è svolto l’incontro di mercoledì tra i sindaci oggi presenti e il Direttore Generale della ASL n. 5, a quasi tutti noto con il nome di Pietro Quinto. Incontro consigliato e procurato dal sindaco di Cirigliano, e appoggiato da altri sindaci, pur nella CONTRARIETÀ manifestata agli stessi sindaci dal comitato civico “Pro Montagna Materana”. Il Direttore Generale, dopo un lunga difesa del proprio operato (non mancando, comunque, di segnalare, al riguardo, il non raggiungimento di alcuni obiettivi fissati nell’accordo dell’ottobre 2006) e dopo aver registrato le posizioni dei sindaci del comprensorio (alcuni nella veste di difensori d’ufficio dell’operato del Direttore Generale), compreso il sindaco del comune di Pisticci, nella sua veste di Presidente della Conferenza dei Sindaci, ha ascoltato le ragioni della protesta portate avanti dal comitato civico. L’incontro ha posto in evidenza varie posizioni… vi è stato chi ha difeso la propria immagine, ed il danno che poteva derivarne dalla manifestazione di oggi, chi ha difeso i posti di lavoro… chi, invece, ha difeso la dignità delle persone. La conclusione della riunione, avvenuta in tarda serata, ha segnato, da un lato, il sostanziale DISIMPEGNO dalla manifestazione di oggi (3 novembre 2007) da parte dei sindaci, vista l’apertura del dirigente a nuove ed alternative soluzioni, e dall’altro il futuro percorso della protesta che il comitato civico porterà avanti. Tre, sostanzialmente, sono gli elementi che il comitato ricava dalla citata conclusione: uno politico, uno legato a responsabilità di gestione, e, infine, ma non ultimo, uno morale. Sul piano POLITICO, la riunione ha fatto registrare, ancora una volta, una convergenza e condivisione del problema anche da parte dei sindaci dei comuni di Accettura, Aliano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, San Mauro Forte e Pisticci oltre che di Stigliano, disposti a:
1) destinare alla struttura ospedaliera, pur di ripristinare, nell’immediato, la piena funzionalità delle sale operatorie e i connessi servizi di chirurgia generale e urologia e pronto soccorso, le risorse derivanti dalle royaltis dell’estrazione petrolifera, o in alternativa le risorse procurabili dai propri bilanci;

2) richiedere con forza e convinzione un nuovo Piano Sanitario Regionale che individui ed indichi in “OSPEDALE DI MONTAGNA” l’attuale ospedale di Stigliano (che il comitato vorrebbe venisse chiamato ospedale della Montagna-collina Materana), dove troveranno collocazione tutti i reparti, compresi quelli attualmente dismessi (pediatria, ginecologia, ortopedia) e sopratutto, la piena funzionalità del pronto soccorso attivo (PSA).

Sul PIANO GESTIONALE (quello che compete al Direttore Generale della ASL n. 5) la riunione ha fatto registrare un impegno determinato ed indefettibile a realizzare nei tempi e nei modi indicati i seguenti interventi:
1) IMMEDIATA messa in sicurezza delle sale operatorie, non appena ricevuti i fondi, con la connessa riattivazione delle prestazioni di chirurgia generale e urologia;
2) INDIZIONE, entro 15 giorni dall’avvenuta comunicazione del decreto di destinazione dei fondi, della gara per la realizzazione dell’elisuperficie;
3) MESSA IN REGIME (con tutte le professionalità, strutture e strumentazioni esclusivamente dedicate) entro un anno da oggi dei reparti di HOSPICE (da 8 posti letto a 18), LUNGODEGENZA RIABILITATIVA (da 6 posti letto a 12), LUNGODEGENZA SEMPLICE (da 12 posti letto a 18) trasferimento della TAC (da Policoro a Stigliano), oltre agli interventi già programmati (come quello relativo alla cura dell’Alzheimer).
Sul piano MORALE:
1) LA PIENA LEGITTIMAZIONE della protesta messa in atto dal comitato civico “montagna materana” (che, si ricorda, è composto da rappresentanti dei paesi di tutta l’area);
2) IL COINVOLGIMENTO DEI SINDACI, che si esprime nella condivisione del programma di protesta tracciato dal comitato civico, solo momentaneamente sospesa.
In conclusione, sono CHIARI ed INDISCUTIBILI gli impegni assunti dai vari attori della vicenda, siano essi politici, di gestione e, soprattutto, morali. Lo sforzo che il Comitato ha profuso in questo periodo è stato (e sempre sarà) quello di elevare la protesta da una dimensione limitata, circoscritta, ad una dimensione di area, di comune appartenenza, in virtù di una soggezione a comuni problemi. Così, le conquiste, nel campo socio sanitario da parte di molti sindaci dei comuni limitrofi, pensiamo, ad esempio, alla istituzione della guardia medica nei comuni di Accetuura, Gorgoglione, Cirigliano, che in un’ottica di area sono le conquiste di tutti e che da tutti devono essere difese, non possono e non devono rappresentare il punto di arrivo, ma un punto di partenza verso un sistema di area che guardi alla tutela e salvaguardia del fondamentale diritto alla salute. A poco servirebbe, infatti, una tempestiva diagnosi, da parte della guardia medica, senza una altrettanto tempestiva cura. Ora, la richiesta che questo comitato civico rivolge ai sindaci è quella di condividere e, soprattutto, sottoscrivere i seguenti punti che il comitato ha individuato:
1) convocazione urgente dei rispettivi consigli comunali aperti per approvare, INTEGRALMENTE, il presente documento, ciò per far comprendere alla Giunta regionale non soltanto che i tempi per adottare provvedimenti possono essere, se si vuole, certi e celeri, ma anche per far comprendere la risoluta volontà del popolo della Montagna materana);
2) per evitare ulteriori perdite di tempo, è fissata a sabato 17 novembre, quella manifestazione di massa già prevista per oggi, con la partecipazione in prima persona dei sindaci e dei rispettivi consigli comunali, in assenza di un incontro trai i sindaci e la Giunta regionale, incontro teso a discutere, affrontare e RISOLVERE le problematiche oggetto del presente documento;
3) ove l’incontro con la Giunta regionale non segni un punto di svolta nella politica socio sanitaria o peggio non si realizzi dopo aver concretizzata la annunciata manifestazione, CHIEDIAMO ai consigli comunali di mettere sul campo iniziative politiche forti fino alle dimissioni dei rispettivi consigli comunali.

Il Comitato Civico “Pro Montagna Materana”

STIGLIANO 3 NOVEMBRE 2007

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