Pasqua La leggenda del salice

Gesù saliva verso il Calvario, portando sulle spalle piagate la croce pesante. Sangue e sudore scendevano a rigare il volto santo coronato di spine.
Vicino a Lui camminava la Madre, insieme ad altre pie donne.
Gli uccellini, al passaggio della triste processione, si rifugiavano, impauriti, tra i rami degli alberi.
Ad un tratto – Gesù stramazzò al suolo. Due soldatacci, armati di frusta, si
precipitarono su di Lui, allontanando la Madre, che tentava di rialzarlo “Su, muoviti! E tu, donna, stàttene da parte.”
Gesù tentò di rialzarsi, ma la croce troppo pesante glielo impedì.
Era caduto ai piedi di un salice …Cercò inutilmente di aggrapparsi al tronco.
Allora l’albero pietoso chinò fino a terra i suoi rami lunghi e sottili perché potesse, afferrandosi ad essi, rialzarsi con minor fatica.
Quando Gesù riprese il faticoso cammino, l’albero rimase coi rami pendenti verso terra: perciò fu chiamato «Salice piangente ».
Da “RACCONTI E LEGGENDE” di PASQUA

Loading

Seguici sui social

1,667FansMi piace
92FollowerSegui
1,210IscrittiIscriviti

Leggi anche

Leggi anche ...
Related

Campanili fra storia, poesia e memoria

Campanili fra storia, poesia e memoria di Angelo Colangelo Con il...

Le confessioni d’un renitente alla politica

Le confessioni d’un renitente alla politica di Angelo Colangelo Sono ormai...

Ricordi d’infanzia stiglianese

Ricordi d’infanzia stiglianese di Nicola Colangelo Sono le 7,30, mamma entra...

Frustuli di storia e letteratura lucana

Frustuli di storia e letteratura lucana di Angelo Colangelo Recentemente in...