L’amicizia dipinta da Nicola Iosca

Ha riscosso un grande successo a Stigliano la personale di pittura “I colori dell’amicizia” di Nicola Iosca.
Una ventina di dipinti, autoritratti e ritratti di amici hanno fatto corona nella sala del Consiglio Comunale, ad uno stupendo quadro dedicato dall’artista al padre Rocco che, pur nella penuria di mezzi, non esitò nei primi anni Cinquanta del secolo scorso ad assecondare il notevole estro artistico, manifestato da Nicola fin da tenera età.

La mostra è stata inaugurata il 14 agosto alla presenza del sindaco Francesco Micucci, che non ha nascosto il legittimo orgoglio di aver conosciuto un concittadino, di cui la comunità ha avuto modo di apprezzare sempre la sua straordinaria sensibilità umana, oltre alla raffinatezza della sua arte pittorica.

da sinistra, Nicola Iosca, Francesco Mocucci, Vito Angelo Colangelo

Nicola Iosca, infatti, è nato nel 1944 nel comune dell’alta montagna materana, dove ha vissuto fino all’età di diciassette anni. Trasferitosi in America, dove vivevano già tre sorelle, trovò il modo di esaltare il suo talento artistico, frequentando la prestigiosa National Academy School of Fine Arts di New York.

Qui ebbe come Maestro di disegno anatomia e pittura il celebre artista russo-americano Raymond Breinin, di cui per felice coincidenza fu allievo anche Paul Russotto, uno dei massimi esponenti dell’espressionismo astratto. Coetaneo di Nicola, anche nelle vene di Paul scorreva sangue lucano, essendo la madre, Margherita Sarli, nativa di Aliano, il paese dei calanchi immortalato da Carlo Levi nei suoi dipinti e nel libro “Cristo si è fermato a Eboli”. Si vuol dire che l’America è sicuramente grande, ma il mondo è sorprendentemente piccolo.

Tutto ciò, comunque, accadde, dopoché Nicola Iosca era scampato all’inferno del Vietnam, dove era stato mandato a combattere con le truppe statunitensi. Miracolosamente è il caso di dire e forse grazie alla protezione di una qualche divinità protettrice degli artisti.

Ne è trascorso di tempo da allora. Nicola oggi vive nel casertano, impegnato come sempre in una fervida attività artistica, che continua a suscitare stupore ed ammirazione. Ma non ha mai dimenticato le radici e i luoghi dell’anima, di cui è elemento essenziale il valore dell’amicizia. Ad essa la recente mostra stiglianese innalza un inno gioioso ed emozionante.

Angelo Colangelo

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