L’attrice Maria Lauria al Teatro Pezzani di Parma

Con Molière è approdato a Parma un prezioso frammento di Lucania. Esattamente al Nuovo Teatro Pezzani, nel cuore dell’Oltretorrente, dove dal 18 al 22 e da 25 al 29 marzo scorso è in scena Le preziose ridicole. L’atto unico, liberamente riadattato in chiave contemporanea con la regia di Ester Cantoni, coordinatrice artistica del Teatro e della Compagnia dei borghi, è ispirato alla commedia Les précieuses ridicules, l’opera di Molière che nel 1659 segnò una svolta decisiva non solo nel percorso artistico del grande commediografo francese, ma nella storia stessa del teatro, segnando il superamento della Commedia dell’Arte. Del cast, con la stessa Cantoni, Giuseppe Renzo e Stefano Starna, fa parte Maria Lauria, l’attrice lucana nata a Stigliano nel 1971. Quest’ultima sta dando ulteriore conferma del suo notevole talento artistico con una interpetrazione brillante e coinvolgente, nei panni di Cathos, una delle due cugine, che muovono baldanzose alla conquista del bel mondo dell’aristocrazia cittadina, per liberarsi dalla sordida vita di provincia, ma restano vittime del loro insulso snobismo e della feroce burla ordita ai loro danni da due gentiluomini parigini.

Maria Lauria in scena al Teatro Pezzani di Parma con "Le preziose ridicole"

Impegnata da tempo in numerose fiction televisive, alla Lauria nel passato sono state affidate anche parti secondarie in alcuni film di successo, come Un’estate ai Caraibi, diretto da Carlo Vanzina. Ma è nel teatro che l’attrice lucana, da circa vent’anni, sta offrendo il meglio di sé. Basti ricordare, a tal proposito, che ha lavorato con registi prestigiosi come Aldo Giuffrè e Fabio Gravina, e ha interpetrato anche il ruolo di protagonista o coprotagonista in opere importanti, come “Non è vero ma ci credo” e “Non ti pago”, diretta da Luigi De Filippo, o nella commedia di Eduardo Scarpetta “Miseria e nobiltà”, sotto la regia di Vito Matassino. Maria Lauria è, dunque, un’altra testimone dell’infinita diaspora lucana, che contribuisce a dare lustro alla Lucania lontano dalla Lucania. Con una umiltà che è pari solo al suo grande talento.

Angelo Colangelo

 

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