Accettura – Il cannone conteso

Accettura РIl 18 maggio scorso il neoeletto Sindaco di Tricarico Antonio Melfi, insieme ad un Vigile Urbano e alcuni operai, estirpavano, armati di mola e una gru, il cannone che abbelliva la piazzetta dedicata ai Caduti di via Roma ad Accettura.Tutto ̬ accaduto davanti ad una folla incredula.

I fatti: Nel rifacimento della piazzetta nel corso di Accettura Il Sindaco Dr Nicola Bonanova era alla ricerca di un cannoncino da inserire nel monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Il suo omonimo di Tricarico,avv. Raffaello Marsilio, avendo due esemplari di cannoni ormai in disuso e accantonati in un deposito, si offri  di darne uno in comodato d’uso gratuito, con la clausola che lo stesso sarebbe tornato al legittimo proprietario, cioè il comune di Tricarico, nel caso in cui ne avesse fatta richiesta. Il manufatto in ferro risalente agli anni 30 (a detta di qualcuno vistosamente arrugginito), quindi, veniva dato in “prestito” al comune di Accettura per l’abbellimento della piazzetta comunale di via Roma. Tutta questa operazione evidentemente non è piaciuta ad Antonio Melfi ed altri cittadini tricaricesi, tantè che il cannone è diventato il “life motive” della campagna elettorale del neo Sindaco; tutta la vicenda probabilmente ha fatto riemergere antichi dissapori intercorsi fra i due comuni lucani. Il sindaco di Tricarico, così come aveva promesso durante la campagna elettorale, a soli tre giorni dalla sua elezione e a capo di un commandos, effettuava un blitz ad Accettura per riappropiarsi, e riportare a casa, il manufatto bellico.
La cosa che lascia un pò tutti con l’amaro in bocca è che il tutto si poteva risolvere in modo più civile, e certamente non oltraggiando in questo modo una intera comunità e soprattutto chi ha sacrificato la propria vita per difendere la Patria.

 

Il cannone conteso

 

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