Il C.E.A. di Stigliano rischia la chiusura.

La sede storica del C.E.A. sita in via Menotti deve essere lasciata per dare spazio ai lavori di ristrutturazione di Palazzo Vitale. Nel frattempo diventa sempre più difficile trovare un sito idoneo dove ospitare la mostra permanente del Centro di Educazione Ambientale di Stigliano.

Nei mesi scorsi (prima delle votazioni) sembrava dato quasi per scontato la destinazione di alcune stanze del palazzo di Santo Spirito (proprietà del Comune di Stigliano) ad attività museali, quindi assegnare degli spazi anche al C.E.A..

Ad oggi, il C.E.A. non ha trovato ancora una sede idonea. I componenti dell’associazione, in una missiva indirizzata al Sindaco Antonio Barisano ed ai consiglieri di maggioranza e opposizione, lanciano un disperato appello affinchè si trovi una sede definitiva all’associazione C.E.A., per non far dispendere un patrimonio di indescrivile valore, che appartiene non solo a Stigliano ma all’intera Nazione.
Di seguito la lettera del C.E.A. indirizzata al Sindaco di Stigliano Antonio Barisano.


Al Sindaco del Comune di Stigliano
e. p.c.   Ai capigruppo consiliari
Pasciucco Nunzio
Simone Rocco
De Lorenzo Luigi

Oggetto: Richiesta di immobile comunale di pregio per la realizzazione della sede del CEA – Centro di Educazione Ambientale di Stigliano

“Una delle sfide di oggi è quella di leggere non solo i grandi temi ambientali a livello globale ma di cogliere le urgenze e le opportunità che toccano da vicino ogni realtà. E’ proprio partendo dalla conoscenza e dalla presa di coscienza del valore del proprio territorio che può venire la motivazione ad un nuovo atteggiamento. Approfondire le tematiche di conoscenza del territorio, del paesaggio, del valore del locale e del “vicino” porta alla riscoperta del territorio e al recupero degli elementi di valore per cui vale la pena difenderlo” (WWF)

Ispirati da questi principi generali nel 2006, davanti al notaio Nicola Madio, alcuni cittadini costituiscono il CEA di Stigliano con sede nello storico Palazzo Vitale di via Menotti. Da allora viene scritta una delle pagine più esemplari della storia della comunità stiglianese.

Grazie al solo lavoro dei volontari, iscritti e non all’associazione, viene restaurato il Palazzo Vitale e viene allestita una Mostra Demoantropologica, riconosciuta da più parti, nel suo genere, come una delle raccolte più ricche della Basilicata, un patrimonio non solo di Stigliano ma dell’intera regione. Il successo della mostra è nei numeri: alcune migliaia di visitatori all’anno rappresentano un traguardo ragguardevole per una comunità “interna” come la nostra.
Nel Palazzo Vitale, poi, prendono corpo innumerevoli altre iniziative (mostre di pittura, presentazioni di libri, corsi di etnomusica, concerti, convegni, proiezioni di video, laboratori di organetto e danza, corsi di scrittura, di scultura, di cartapesta, di creta) che concorrono a connotare la nostra come una comunità aperta alla cultura e al nuovo.
In conseguenza di questa enorme mole di lavoro, la Regione Basilicata iscrive l’Associazione CEA di Stigliano nel Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato nei settori “Sociale, Civile e Culturale” e la riconosce come associazione ONLUS, ai sensi del p.8 dell’art.10 del D. Lgs. n. 460/97 (Delibera G.R. n.646/2009).
L’Associazione, nell’ultimo triennio, oltre a continuare su quanto già posto in essere, concentra la sua attività su altre iniziative: partecipa, insieme ad altre associazioni di volontariato, all’organizzazione del  riuscitissimo cinespettacolo “La leggenda del drago” e avvia una serie di attività formative e di promozione del territorio, predisponendo all’uopo un sito internet (www.ceastigliano.org) e materiale pubblicitario, come depliants e brochures. Da quest’ultimo settore (formativo/promozionale) pervengono al CEA altri riconscimenti importanti: l’associazione viene chiamata ad organizzare stages di scuola/lavoro a favore di alunni della scuola superiore e viene prescelta per organizzare visite guidate a favore di alunni di scuola primaria (solo  nella primavera 2011 l’associazione ospita 500 bambini). Il tutto, ovviamente, comporta non solo benefici culturali, ma ricadute economiche a favore di ristoratori, artigiani e commercianti.
Il tempo è pronto per fare un altro passo, forse il più importante, quello di inserire il CEA di Stigliano nel programma INFEA (INFormazione Educazione Ambientale) promosso dal Ministero dell’Ambiente e finalizzato a diffondere l’informazione, la formazione e l’educazione ambientale. Dal momento che il Sistema INFEA si configura come integrazione di Sistemi su scala regionale, la Regione Basilicata, già da qualche anno, si è dotata della Rete di Educazione alla Sostenibilità (REDUS), per il cui accesso le associazioni di volontariato devono sottostare a rigide procedure di accreditamento, che vanno dalle dotazioni strutturali della sede, alle dotazioni culturali museali, al curriculum, all’anzianità di costituzione e a tanti altri indicatori di qualità. Tutti requisiti che il CEA di Stigliano ha via via acquisito attraverso gli anni. Attualmente la rete REDUS vede accreditati 27 Centri di Educazione Ambientale. Molti altri CEA, sostenuti dalle rispettive Amministrazioni Comunali, sono in fase di accreditamento (il Comune di Vietri, ad esempio, ha richiesto e ottenuto sui PIOT – Piani Integrati dell’Offerta Turistica – 150.000 Euro per l’allestimento di un CEA).

Solo le associazioni accreditate possono concorrere ai bandi che la Regione emana periodicamente. L’attuale Programma Regionale di Educazione e Promozione della Sostenibilità (EPOS) 2010-2013 prevede per ogni anno una dotazione di 1.336.400 Euro. Una massa di denaro dalla quale Stigliano rimane esclusa per non avere un centro accreditato.
Come è a voi noto, purtroppo, la sede storica del CEA di Palazzo Vitale non è più disponibile per via dei lavori di ristrutturazione finanziati dal Comune a valere sui fondi del terremoto del 1980.
L’associazione ha perduto la sua sede e ne cerca una nuova. Non si tratta di avere una sede qualsiasi, in tal caso non avremmo disturbato nessuno, ma di avere una sede che abbia le caratteristiche utili ad ottenere l’accreditamento alla rete REDUS, con spazi espositivi, laboratoriali, didattici, centro visite, ecc.

Tanto premesso,

SI CHIEDE ALLA S.V.

un immobile comunale di pregio per la realizzazione della sede del CEA – Centro di Educazione Ambientale di Stigliano. La richiesta si inserisce nell’alveo delle buone pratiche già messe in atto da innumerevoli Amministrazioni Pubbliche a favore dei CEA in ogni regione d’Italia e anche in Basilicata. Per citare qualche esempio a noi vicino, il CEA di Matera è ospitato nello Jazzo Gattini/Masseria Radogna, quello di Policoro nella Riserva Regionale Bosco Pantano, quello di Moliterno nella ex casa cantoniera presso l’oasi Bosco Faggeto, quello delle Dolomiti (Accettura) nelle strutture di località Palazzo e di Pian di Giglio nel parco di Gallipoli Cognato, quello di Montescaglioso nell’antico convento delle benedettine, quello di Pignola nella riserva regionale “Lago Pantano”, e si potrebbe continuare. In questi centri il solo turismo scolastico attira migliaia di persone. Per Gallipoli, che è il centro più vicino a noi, si parla di quasi 10.000 presenze. Il nostro
intento è quello di ottenere risultati simili.

Non esiste CEA che non abbia uno stretto legame con l’Amministrazione Locale.  La collaborazione di questi anni del CEA di Stigliano con gli Amministratori Comunali è stata incondizionata. I volontari dell’associazione sono stati sempre disponibili a qualsiasi richiesta pervenuta dal palazzo municipale.
Il Centro di Educazione Ambientale, con il suo museo, con la sua storia, con le sue professionalità, con la sua esperienza, con i suoi volontari è diventato patrimonio dell’intera comunità.

In verità, gentile Sindaco, già l’Amministrazione precedente alla Sua, della quale pure Lei era parte integrante, aveva preso a cuore la sorte del CEA di Stigliano. Su iniziativa di quella Amministrazione c’erano stati incontri e si erano ipotizzate soluzioni. Poi era arrivato il tempo delle votazioni e tutto si era perso per strada. Occorre riprendere il dialogo da dove era stato  interrotto. Riteniamo che si possa liberamente discutere, ma subito e senza soluzioni di ripiego.

Valgano alcune considerazioni finali. Il CEA, se pure ha avuto dei fondatori, non appartiene più a loro, ma è un patrimonio della comunità. Rispetto a questa questione, il nostro auspicio è che tutti, senza distinzione di parte, si sentano protagonisti, in uno slancio di sano amor di patria. Non diventi l’associazione CEA il campo di battaglia dove consumare sordidi scontri politici e misere rivalse personali.

Nelle Sue mani, Sindaco, nelle mani della Sua Giunta e in quelle del Consiglio Comunale che lei presiede poniamo il destino del CEA di Stigliano. Secondo il recente riconoscimento del Presidente della Repubblica, il mondo del volontariato raccoglie la parte migliore di ogni comunità. E il CEA raccoglie una parte del volontariato stiglianese, che, per dettato statutario, non ha e non può avere altri scopi, se non quelli connessi alla ricerca del bene comune.

In attesa di riscontro, distinti saluti

Stigliano, li 26 giugno 2012

Il CEA di Stigliano

Loading

Seguici sui social

1,667FansMi piace
92FollowerSegui
1,210IscrittiIscriviti

Leggi anche

Leggi anche ...
Related

Una città da leggere e la vampa dei ricordi

Una città da leggere e la vampa dei ricordi di...

Centro Geriatrico di Matera: inviate le lettere di licenziamento

Centro Geriatrico di Matera: inviate le lettere di licenziamento Vertenza...

Apostoli della carità sulle orme di Francesco

Apostoli della carità sulle orme di Francesco di Angelo Colangelo Nel...

Campanili fra storia, poesia e memoria

Campanili fra storia, poesia e memoria di Angelo Colangelo Con il...