Sempre più critica la situazione nel centro abitato. Sgomberato anche il Centro sociale. Notevoli i disagi per i cittadini.
Stigliano-Di male in peggio. Si fa di giorno in giorno più critica la situazione nel centro abitato di Stigliano. Le frane, ormai, stanno divorando il paese. Tanto che dopo lo sgombero – alla vigilia di Pasqua – di 8 immobili (3 abitazioni e 5 depositi ndr) ubicati tra corso Vittorio Emanuele e vico Storto Magenta, il sindaco Barisano si è visto costretto a emettere un’altro provvedimento cautelativo. Stavolta a carico del Centro sociale di via Cilento. La decisione è stata presa al termine di un sopralluogo effettuato con tecnici del Comune, dei Vigili del fuoco e della Protezione civile e che ha evidenziato un netto avanzamento del fronte franoso già estesosi per quasi un centinaio di metri. Complice anche le abbondanti precipitazioni di questo inverno che ne hanno vistosamente accelerato l’espansione. Fino ad arrivare al Centro sociale. Da oltre un mese, infatti, l’area è praticamente off limits, dopo che il sindaco – con un’altra ordinanza – aveva chiuso al traffico veicolare e in entrambi i sensi di marcia proprio il tratto di strada (che collega il paese ad Acinello) compreso tra il Centro sociale e la stazione di carburante Eni, disponendo – con lo stesso provvedimento – l’interdizione all’utilizzo a qualsiasi titolo dei terreni circostanti e sottostanti l’arteria. Da allora la situazione è andata via via peggiorando. Nonostante gli interventi di somma urgenza adottati dall’Amministrazione comunale per la realizzazione di una variante alternativa al tratto franato, in modo da rendere meno pesante l’isolamento dell’abitato verso la Valle del Sauro, la Valle d’Agri e l’area jonico-metapontina. Anche perché non pochi sono i disagi patiti dai cittadini. Non ultimo la difficoltà nel rifornirsi di carburante all’unico distributore del paese. Per ora si è costretti ad andare a piedi e muniti di lattina. E già questo la dice lunga.
Antonio Grasso

