Duplice omicidio: due comunità sotto shock

Cirigliano e Gorgoglione piangono le vittime. Convalidato l’arresto di Antonio Saponara. Sequestrati ai parenti dai Carabinieri 18 fucili e 2 pistole regolarmente denunciate. Due piccole comunità sotto shock. Due tranquilli paesi di montagna non abituati a episodi di cronaca così gravi come un duplice omicidio. Cirigliano e Gorgoglione sembrano essere  piombati in un incubo. A due giorni dal massacro l’incredulità è ancora tanta. Lo sgomento, pure. I compaesani di Giovanni Lauria (34 anni) e del nipote Giuseppe De Rosa (27 anni), non riescono proprio a capacitarsi per la loro violenta e improvvisa perdita. Si stringono alle famiglie distrutte dal dolore. Ma è un dolore collettivo, sociale, tipico di quei piccoli centri in cui tutti si conoscono quasi a formare un’unica, grande, famiglia. Tanto che per rispetto delle vittime e dei parenti si è già deciso di rinviare la cerimonia del Maggio di Gorgoglione, in occasione delle celebrazione di Sant’Antonio da Padova. Stasera – inoltre – ci sarà una fiaccolata per le vie di paese, in attesa di poter “riabbracciare” Giovanni e Giuseppe per l’ultimo saluto. Proprio stamani, infatti, è stata eseguita l’autopsia sui due cadaveri. Per cui, salvo lungaggini, già domani potrebbero essere celebrati i funerali, in occasione dei quali sarà proclamato – dai due neo sindaci, Giuseppe Filippo e Franco Galluzzi – il lutto cittadino. Le esequie, in forma congiunta, saranno presenziate dal vescovo della Diocesi di Tricarico, Vincenzo Carmine Orofino. Intanto, sul fronte delle indagini è stato convalidato, dal gip di Matera Angela Rosa Nettis, l’arresto di Antonio Saponara, cognato del Lauria. Per l’agricoltore 43enne le accuse di omicidio plurimo aggravato e premeditato e porto abusivo di arma. Avrebbe agito per vendicare un pestaggio, avvenuto la sera prima, da parte delle due vittime. Ecco perché, all’indomani, avrebbe deciso di risparmiare dalla strage il terzo uomo (un altro familiare ndr) presente sul fuoristrada, facendo fuoco solo su zio e nipote. Scampato alla morte ma ancora in forte stato di shock. Un dramma che, sicuramente, segnerà il resto della sua vita. Come segnerà quella del resto della famiglia. Infine, a scopo cautelare, gli uomini della Compagnia dei Carabinieri di Pisticci hanno sequestrato ai parenti degli allevatori uccisi 18 fucili e 2 pistole regolarmente denunciati, con relative munizioni.

Antonio Grasso
da www.sassiland.com

 

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