Basta con l’inganno delle Royalites e della benzina a metà prezzo!

Il petrolio distrugge l’agricoltura, l’acqua, il turismo, l’archeologia e le economie locali E’ ora di fermare lo scempio ambientale e di chiedere i danni alle compagnie petrolifere e chi le ha sponsorizzate. Il petrolio serve a questa classe politica per accaparrare poltrone e voti e non alla gente che si alza la mattina per coltivare la propria terra e per produrre prodotti buoni e di qualità (In Val d’Agri i prodotti di qualità e il biologico hanno perso le loro potenzialità a causa dell’ inquinamento) mentre l’emigrazione è aumentata a causa delle trivellazioni e le royalites non sono servite a nulla se non a ricattare le comunità su un falso sviluppo, anzi il PIL “drogato” dalle estrazioni petrolifere ha fatto uscire la Basilicata dall’ obiettivo 1 dell’Unione Europea e le economie locali, comprese l’agricoltura e il turismo, hanno perso ingenti finanziamenti Europei. In nessuna parte parte del mondo il petrolio ha portato ricchezza ma solo danni(semmai anche guerre). I limiti di emissione dell’idrogeno solforato delle trivellazioni (un gas altamente tossico) negli Stati Uniti sono circa 2000 volte inferiori quelli italiani (0,005 parti per milione in America contro le circa 10 parti per milione in Italia). Finita l’epoca del governo regionale e delle royalites con il ddl 1441 il governo vuole avocare a se il potere di gestire il petrolio. Ma la terra è nostra e sul territorio devono decidere i cittadini, ne’ Governo e ne’ Regione. Con le promesse di royalites e benzina a metà prezzo vogliono trivellare tutta la Basilicata e anche il mare Jonio distruggendo L’ACQUA, l’AGRICOLTURA, IL TURISMO E LE ECONOMIE LOCALI METTENDO A RISCHIO LA SALUTE DEI CITTADINI. Finito il petrolio e le royalites ci riempiranno di rifiuti tossici come già avviene nella Valle del Sauro,in Val Basento e in Val d’Agri, con le discariche tossico-nocive chimiche e quelle del petrolio. CHIEDIAMO- Ai Sindaci, consigli comunali aperti in tutti i comuni per dire basta allo scempio ambientale del petrolio e per rivendicare il diritto a tutelare il territorio,la nostra salute e le economie locali. – Alla Regione il ritiro della VIA per lA “concessione PETROLIFERA Bradano ” affidata all’ENI con il blocco di tutte le procedure di via alla produzione e per i pozzi già trivellati e per quelli da trivellare in Basilicata.- Alla Regione una legge che controlli e limiti le emissioni in atmosfera da parte delle società petrolifere e che riduca gli inquinanti come l’idrogeno solforato come nelle normative americane da 10ppm a 0,002 ppm -Alla Regione, il Monitoraggio ambientale e indagini epidemiologiche sui territorio interessati alle estrazioni di petrolio e gas con dati consultabili dai cittadini Tavole palatine 15.11.08

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