Pescando nel lago della memoria Antonio Bisignano rievoca la dolorosa vicenda di Leonardo Rasulo, deceduto tragicamente molti anni fa durante il servizio di leva. Un evento della storia sociale di Stigliano che oggi ritorna alla ribalta in forma di opuscolo, il cui ricavato è destinato ai lavori di ristrutturazione della Chiesa di San Vincenzo. Da un po’ Stigliano sta registrando un fermento collaborativo i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti.
Dal movimento d’opinione maturato intorno all’iniziativa intrapresa dall’Angolo della Memoria, finalizzata a fermare l’atto di condanna che avrebbe determinato l’abbattimento della Chiesa di San Vincenzo, il cui esito finale invece è stato l’affido del recupero del prezioso monumento proprio a tale associazione, fino alla recente adesione e messa in pratica, sempre partita e stimolata dal gruppo di Rocco De Rosa, dalla C.e.a. Stigliano. Il Centro di Educazione Ambientale che, sotto la spinta propulsiva di Mario Sansone e il lavoro dei molti volontari, ha riportato alla luce, liberando da rovi, piante ed erbacce, l’importante reperto di archeologia industriale d’ la Hallaréij’.
Ora, sull’onda di queste pregevoli iniziative, sta per vedere la luce «Memorie di una tragedia – Il caso dell’artigliere Leonardo Rasulo», un opuscolo a firma Antonio Bisignano, pubblicato dall’Angolo della Memoria e dall’Amministrazione comunale di Stigliano, la cui realizzazione tipografica è affidata al locale Centro Stampa Lucano di Maria Fornabaio.
Ma come nasce l’idea di raccontare con percepibile emozione la storia di questo sfortunato ragazzo stiglianese? Bisignano, pescando nel lago della memoria rievoca la dolorosa vicenda di Leonardo Rasulo, deceduto tragicamente in un incidente d’auto il 14 settembre 1956 durante il servizio di leva. “… Quel 1956! Io mi avvio a compiere sei anni” scrive l’autore. “È inverno. Chiudo gli occhi per immaginare foglie verdi e lucenti. Li apro e noto che un
vento rabbioso e intermittente agita i miseri resti di qualche morente fiorellino giallo sul muro di vico San Nicola. Li richiudo per continuare a sognare, ma invano. È quell’anno a vincere!… Ma eccoci giunti al fatale 14 settembre. Ci illudiamo di sfuggire ai pericoli, ma viviamo all’ombra del destino che accomuna gli uomini. A che serve interrogarlo? È lontano, alberga tra le stelle che non hanno significato nei loro chiusi disegni.”
Immagini e sensazioni di un periodo della sua vita rimaste incise a fuoco nella mente di Bisignano, il quale non ha esitato a trascriverle per far conoscere ai più giovani la dolorosa vicenda di Leonardo Rasulo che inequivocabilmente si interseca con l’intera vicenda storica e sociale di Stigliano.
Giuseppe Colangelo