Sblocca Italia, domenica a Scanzano manifestazione M5s

Lettera ai sindaci di Leggieri, Perrino, Liuzzi, Petrocelli e Pedicini. “Il tessuto sociale ed economico della Basilicata rischia di essere devastato dalla colonizzazione che le multinazionali del petrolio vogliono compiere con l’avallo del Governo” L’imminente approvazione anche al Senato del Decreto Legge “Sblocca Italia”, apre “scenari preoccupanti per il futuro della nostra amata Regione”. E’ quanto scrivono in una lettera inviata oggi ai sindaci lucani i consiglieri regionali Gianni Leggieri e Giovanni Perrino, i parlamentari Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli e l’europarlamentare Piernicola Pedicini.  Gli esponenti politici invitano ai sindaci a partecipare alla manifestazione che il Movimento 5 Stelle di Basilicata ha organizzato per il 9 novembre alle ore 10.00 a Scanzano Jonico presso Piazzale Hotel Miceneo.

“Raddoppio delle richieste di concessione – si legge nella lettera – per esplorazione ricerca e coltivazione di idrocarburi; estromissione decisionale dei comuni per opere di ‘pubblica utilità, l’urgenza e l’indifferibilità’ per porre in essere opere fortemente impattanti per i territori; Valutazione di Impatto Ambientale di competenza ministeriale. Sono solo alcune delle misure previste dal decreto. La Basilicata è interessata da 18 istanze di permessi di ricerca, 11 permessi di ricerca e 20 concessioni di coltivazione di idrocarburi per circa i 3/4 del territorio. Nel mare, le aree richieste o già interessate dalle attività di ricerca di petrolio si estendono per circa 29.209,6 kmq, 5000 kmq in più rispetto allo scorso anno. Attività che vanno a mettere a rischio il bacino del Mediterraneo dove si concentra più del 25% di tutto il traffico petrolifero marittimo mondiale con un inquinamento da idrocarburi che non ha paragoni al mondo (Dati Legambiente e Greenpeace)”.

A parere degli esponenti del Movimento cinque stelle “il rischio di nuove estrazioni petrolifere diventa certezza con l’aggravarsi di problemi che già sono sotto gli occhi di tutti. Purtroppo la nostra Basilicata ha un tessuto sociale ed economico molto debole che rischia di essere completamente devastato dalla colonizzazione che le multinazionali del petrolio vogliono compiere con l’avallo del Governo centrale. E’ chiaro che tutti coloro che hanno a cuore la nostra terra, i suoi meravigliosi paesaggi, la sua storia, la sua vocazione agricola ed artigianale non possono rimanere inermi davanti a questo rischio. Occorre allora unirsi e far sentire la voce delle comunità locali che hanno interesse a tutelare l’agricoltura, il turismo, l’ambiente e la salute. Il petrolio ha già prodotto fin troppi danni nella nostra Regione senza portare alcun beneficio per le popolazioni. E’ necessario non sottovalutare la situazione attuale e rendersi conto che in questo momento il contributo di tutti è indispensabile per vincere una battaglia per la sopravvivenza della nostra Regione”.

 

 

 

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