L’omicidio stradale è reato!

il 2 marzo 2016, con 149 voti favorevoli, 3 voti contrari e 15 astenuti, il Senato della Repubblica, ha finalmente approvato il ddl che riconosce e punisce il reato di “omicidio stradale“. Il testo era stato già approvato alla Camera dei Deputati, in entrambi i rami del parlamento il governo ha dovuto ricorrere al voto di fiducia, affinchè si arrivasse ad una approvazione certa e rapida.
Vediamo nel dettaglio le misure del provvedimento: L’omicidio stradale colposo diventa reato a sé, graduato su tre varianti: resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada.
Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi:
– Chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere.
– Sarà punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).
– La pena può però aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.
– E’ stabilita, infine, una specifica circostanza aggravante nel caso in cui il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, si sia dato alla fuga.
In tale ipotesi, la pena è aumentata da 1/3 a 2/3 e non può, comunque, essere inferiore a 5 anni.

Ecco le altre novità del testo approvato alla Camera:

– Lesioni stradali – Aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime.
Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l’incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.
– Conducente mezzi pesanti – L’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.
– Fuga del conducente – Se il conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni.
Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione.
La pena è invece diminuita fino alla metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima.
– Revoca della patente – In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente.
Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.
Raddoppio della prescrizione – Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e
l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave (bevuta ‘pesante’ e droga). Negli altri casi l’arresto è facoltativo.
Il pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.
Perizie coattive – Il giudice può ordinare anche d’ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna.
Nei casi urgenti e se un ritardo può pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo puo’ essere disposto anche dal pm.
Finalmente (e aggiungiamo SENZA RETORICA CON L’AIUTO DI DIO) sembra essersi chiusa, in maniera positiva, una vera e propria odissea, rendendo finalmente giustizia alle numerose famiglie che hanno perso i propri cari a causa dei PIRATI DELLA STRADA.
La prima proposta di legge risale al 2009, da allora, i vari deputati e senatori che si sono succeduti fino ad oggi, di maggioranza e opposizione, hanno avuto in comune un’ atteggiamento di ODIOSA INCONCLUDENZA nei confronti di questa tristissima problematica, l’iter per l’approvazione della legge partiva ma, per un motivo o per un’altro, non è mai giunto a termine,
tanto chè il governo guidato da Matteo Renzi ha dovuto porre la questione di fiducia per giungere ad una conlusione della vicenda.
La questione della fiducia, ha scatenato (e non è una novità) le ire delle opposizioni (Movimento 5 stelle e Forza Italia in testa),critiche arrivate anche da Singoli Parlamentari come Carlo Giovanardi.
Ora, al di là di opinioni personali o politiche sul governo o sui partiti politici, le critiche scaturite da questa vicenda sono da classificare come DISGUSTOSE E FUORI LUOGO, se l’italia ha il tristissimo primato di Paese con la più alta percentuale di morti provocate dagli incidenti stradali, lo si deve anche al vuoto normativo che c’è stato in questi anni, in altre nazioni europee, la legge contro l’omicidio stradale esiste già da molto tempo e soprattutto, viene applicata.
Ora, dopo aver approvato la legge, bisogna investire sulla prevenzione, bisogna far crescere la consapevolezza che guidare un qualsiasi mezzo motorizzato è, prima di tutto, una RESPONSABILITA’!

 

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