Elezioni Comunali di Stigliano 2017 – Intervista a Rocco Simone

“Prima di entrare nel merito delle domande che mi saranno poste dagli amici di Stigliano.net – ha commentato Rocco Simone, candidato Sindaco della lista civica “SìAmo Stigliano” – vorrei fare una premessa doverosa, legata alle dicerie, alle falsità ed ai racconti che mi vedono protagonista della fantasia di singoli individui. Siamo appena entrati nel fulcro di quella che è la vera e propria campagna elettorale, ma già da diverso tempo si respira un’aria molto pesante che non ha niente a che vedere con le sane regole della politica. La cosa che mi preoccupa maggiormente è la minaccia rappresentata dai pettegolezzi. Forse è opportuno riportare comportamenti e dialoghi sul binario giusto, ed osservare alcuni dei principi morali quali: correttezza e, rispetto.”

Rocco, è ormai stata resa nota la tua candidatura a sindaco il prossimo 11 giugno, a che punto sono i preparativi della lista?

“Un plauso va fatto a tutti coloro che si sono proposti nella mia lista e nelle altre, nonché ai candidati sindaci, i quali sono legati tutti ad un unico fine cioè “l’interesse per la comunità”, pertanto faccio i miei migliori  auguri di buon lavoro.
Mi propongo con una mia lista, quindi basta con le chiacchiere e le falsità, ho composto un gruppo
formato da amici e giovani (non amo ricorrere alla statistica per calcolare l’età media), è dunque inutile fomentare il cittadino e portarlo a credere che io abbia preso accordi con altri componenti politici estranei ai candidati consiglieri presenti in questa lista.”

Come si può identificare nel contesto stiglianese la lista civica “SìAmo Stigliano” e quali i punti proposti nel vostro programma elettorale?

“I Candidati della lista civica “SìAmo Stigliano”, è gente del popolo che ha il solo interesse di ascoltare le problematiche legate al popolo, intendono ascoltare e lavorare per interpretare e se possibile risolvere i problemi della comunità. Ecco perché nel nostro programma, che renderemo pubblico a breve, abbiamo evidenziato quelle che sono le questioni urgenti da affrontare nell’immediato, nel rispetto e nell’interesse della  comunità: il dissesto idrogeologico,  le problematiche legate alla viabilità, il rilancio della zona PIP, la questione ospedale, la riqualificazione del centro storico, delle periferie, dei borghi.
Riporre nel turismo investimenti che possono farci uscire dalla “solitudine ed isolamento”, per esempio proponendoci con idee attrattive quali: percorsi turistici di fontane, palazzi baronali, portali ecc… il tutto legato a fini occupazionali. E ancora:
-Edilizia sportiva: una struttura idonea alle esigenze della comunità più giovane
Interventi sul patrimonio culturale
Interventi sulle opere stradali
Opere per la difesa del suolo (consolidamenti)
Opere igienico-sanitarie ad esempio la ristrutturazione del cimitero, prevedendo anche una “sala del commiato.”

Cosa non funziona nella macchina organizzativa, e quali potrebbero essere le soluzioni?

“La performance di un sistema-paese dipendono anche dalla capacità di progettare interventi per lo sviluppo e di erogare servizi adeguati alle esigenze dei cittadini. I soggetti pubblici devono operare con la massima professionalità in modo da poter interpretare nel miglior modo possibile i bisogni del cittadino – utente.
Le strategie di cambiamento e di sviluppo, dal mio punto di vista, devono essere affrontate non solo con i cittadini, ma anche con: le organizzazioni sindacali territoriali, le organizzazioni rappresentate dai commercianti e artigiani, le associazioni culturali, i parroci, le associazioni e federazioni sportive.
Abbiamo il dovere morale e civile di dare il nostro contributo intervenendo con vigore per promuovere condizioni di vita umana e sociale che garantiscano dignità e rispetto al reale esercizio di responsabilità.
Noi dobbiamo trasformarci, e la prima trasformazione deve avvenire attraverso la capacità di interpretare il contesto in cui agiamo. Se non si capisce cosa succede non serve decidere cosa fare, se non si capiscono quelli che sono i punti forti e i punti deboli del contesto in cui viviamo, non serve avere idee vincenti, potrebbero risultare irrealizzabili.
Il cambiamento richiede necessariamente il contributo dei giovani, non può essere il frutto di un miracolo. Per trasformare l’azione in un risultato non bastano formule teoriche o empiriche, dobbiamo essere al tempo stesso idealisti e realisti, sensibili, esigenti innovativi e pratici.”

Qual è la vera sfida in ottica futura?

La sfida da raccogliere è quella di raccontare un territorio, dalle sue radici fino alle trasformazioni, con l’intento di sintetizzare una cultura che è essa stessa sintesi di esperienze diverse:
legate ad attività culturali di ogni tipo, ai mestieri, ai sapori, al lavoro.
Un percorso che permetta di ricostruire e ricomporre (quasi come fosse un puzzle) la memoria di un territorio e di un popolo creando un vero e proprio laboratorio della valorizzazione.
Coniugare vecchio e nuovo, conservazione e trasformazione, memoria e sviluppo.

Il sondaggio di Stigliano.net mostra un orientamento verso la presentazione di tre sole liste, qual è la vostra posizione?

“Non ci vedo nulla di strano nella presenza di tre, quattro o addirittura cinque liste, questo non mi spaventa, e poi siamo in democrazia. Non credo sia sbagliato poter correre al pari degli altri per raggiungere un obiettivo.”

Pagina Ufficiale della lista SìAmo Stigliano

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