Giovanni Pasciucco: “Se Sorgi può attaccarci è perché il sistema di potere del Pd ha fallito!”

 Il risultato finale di tutto il dibattito e le polemiche conseguenti alle dichiarazioni del politologo Marcello Sorgi meritano un ripasso certamente critico ma anche di prospettiva. Non certo perché Sorgi avesse ragione.

La sua resta una maldestra provocazione. Si tratta, invece, di discutere del perché delle sue amare constatazioni per entrare nel merito di un ragionamento che riguarda il così detto “sottosviluppo”.

Il sottosviluppo è una categoria economica che implica una condizione di disagio culturale e sociale. L’arretratezza che Carlo Levi misurò sul piano letterario nel suo ‘Cristo si è fermato ad Eboli’ si può dire definitivamente superata? La Basilicata ha recuperato una condizione di normalità? Ha eguagliato le altre comunità regionali in termini di riappropriazione della sua storia in un contesto nazionale compiuto?

Dal mio osservatorio, vivo a Stigliano, nella Collina Materana, a pochi chilometri dal petrolio e dai ‘Calanchi’ Di Aliano, penso di poter dire la mia su quello che sta accadendo nella nostra terra.

I pozzi dell’Eni e della Total hanno accelerato le contraddizioni fra sviluppo industriale e vocazioni del territorio in uno con la debolezza del sistema sociale entro il quale viviamo. La politica e le istituzioni regionali e locali non hanno avuto la forza di rendere coerenti entrambi gli aspetti. Il petrolio e le sue multinazionali si sono imposte su un’idea di futuro sostenibile. Cosicché mentre la condizione ambientale spingeva verso una nuova capacità dell’agricoltura e dell’intrapresa locale legata alle eccellenze, alle coltivazioni di nicchia, all’orto frutta del metapontino, all’olio della Collina, ai peperoni di Senise piuttosto che ai fagioli di Sarconi, le multinazionali hanno imposto un imbarbarimento attraverso la produzione massiva ed inquinante di idrocarburi senza una vigilanza ed un controllo ambientale capace di difendere il territorio. Anzi, è continuato lo spopolamento delle aree interne e sono diminuiti i finanziamenti ed il sostegno al sistema agro pastorale che ha ripreso ad arretrare.

In televisione abbiamo percepito l’isolamento dei nostri presidi rurali ed anche l’arretratezza culturale delle persone rimaste a fare mestieri antichi che meriterebbero più rispetto. E’ in questo contesto che Sorgi e quanti la pensano come Lui hanno avuto la meglio.

A pagare prezzo è un intero sistema. Non solo la nostra agricoltura di vertice. Basti pensare che il mercato delle fragole lucane è colato a picco. Prima delle vicende giudiziarie di Eni e Total un kilogrammo di ‘Cantonga’ veniva venduta sui mercati generali italiani all’ingrosso fra i sei e gli otto euro. Da qualche giorno il prezzo è sceso sotto i due euro. Per non parlare del rischio turismo, vista la imminente stagione estiva che bussa alle porte e che risentiva positivamente anche per il metapontino del traino Matera 2019.

Dal punto di vista del cittadino lucano la responsabilità non può che essere di chi ci ha amministrato e continua a farlo facendo finta di niente o addirittura mistificando la realtà. Pittella avrebbe dovuto fare autocritica, invece è passato da un salotto televisivo all’altro facendoci fare brutta figura e difendendo il vero paladino delle multinazionali Matteo Renzi. Solo sull’Arpab avrebbe dovuto coprirsi il capo di cenere. I vertici tutti indagati dal almeno dieci anni a questa parte. Gestioni fallimentari e denunce mai veramente fatte sui livelli di inquinamento e sui danni alla salute delle persone.

Dunque se Sorgi trova una platea attenta alla sua delirante posizione esistono delle responsabilità politiche che hanno determinato lo sfascio totale del nostro sistema territoriale e dell’immagine di una regione che meriterebbe un futuro diverso e migliore

Giovanni Pasciucco, Segretario provinciale FdI – An Matera

 

 

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